Ha vinto corse alle quali, prima di lui, la Sardegna non osava neppure sperare di prendere parte. Fabio Aru ha alzato l’asticella del ciclismo sardo su livelli difficilmente ripetibili, regalando agli appassionati del pedale in tutto il mondo momenti spettacolari e ai suoi tifosi emozioni forti. 

Adesso si ritira, compiendo una scelta inaspettata - certo - ma motivata dal desiderio di dedicarsi alla famiglia, che in questi dieci anni di professionismo (e in quelli precedenti) ha necessariamente trascurato. Lo fa dopo aver vinto nove corse da professionista, tutte di altissimo valore, tra le quali sei tappe nei Grandi Giri (tre al Giro, due alla Vuelta, una al Tour), la Vuelta España nel 2015 e il campionato italiano nel 2017. Trionfi che gli hanno fatto meritare l’appellativo di “Cavaliere dei 4 Mori”, anche perché conquistati sempre esibendo con orgoglio il simbolo della sua regione d’origine.

Questa mattina, nella sala “Giorgio Pisano” dell’Unione Sarda, Aru incontrerà i giornalisti sardi per un saluto e un ringraziamento a quanti lo hanno seguito e sostenuto in questa straordinaria avventura agonistica, conclusa a Santiago di Compostela il 5 settembre scorso. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul sito web dell’Unione Sarda a partire dalle 11.15.

© Riproduzione riservata