Prima categoria, pubblicati i calendari: si parte il 22 settembre
Non ci saranno turni infrasettimanali, cinque le sostePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono stati pubblicati dal Comitato regionale della Figc i calendari dei quattro gironi di Prima categoria. Il campionato inizierà il 22 settembre 2019 e terminerà il 17 maggio 2020. Non ci saranno turni infrasettimanali, cinque le soste. Sono nel 2019 il 29 dicembre per le vacanza natalizie e nel 2020 il 23 febbraio, il 15 marzo e due ad aprile (il 12 e il 26).
Il raggruppamento A, come accade da qualche anno, è composto da formazioni cagliaritani e ogliastrine. "Tante le insidie", dice il presidente della Città di Selargius, Velio Schirru. "Noi favoriti? Non ci nascondiamo. Puntiamo al salto di categoria ma siamo consapevoli che ci sono tante concorrenti. È un girone molto ostico".
La formazione selargina esordirà sul campo del Gerrei. Entrambe sono neopromosse. Il Cus Cagliari esordirà in Ogliastra sul campo dell'Atletico Lotzorai. "Non ci sono partite facili", dice il direttore sportivo dei cagliaritani, Andrea Vargiu. "Sarà fondamentale partire bene ed evitare gli errori commessi nella scorsa stagione". Il Quartu 2000 ospiterà l'Ulassai mentre il Sestu sarà atteso a Seui Arcueri. Le altre cagliaritane, Atletico Cagliari e Vecchio Borgo Sant'Elia, esordiranno lontano da casa rispettivamente con Barisardo e Cannonau Jerzu.
"Il nostro obiettivo è quello della permanenza nella categoria", dice il presidente del Sestu, Andrea Leporati. "Ci stiamo preparando nel migliore dei modi per poter affrontare la nuova stagione". Il Villasimius nell'ultima stagione ha mancato la Promozione ai playoff. Ora ci ritenta con un allenatore vincente come Andrea Piccarreta e con una squadra rafforzata. Fra i tanti arrivi, quello di Mirko Onano, centrocampista, con maglie indossate in Serie D e in Eccellenza. "Villasimius ha grandi tradizioni: la Promozione deve rappresentare un obiettivo da raggiungere. Sarà difficile con tante antagoniste ugualmente ambiziose. Ma abbiamo il dovere di tentarci", dice Onano.