L’Ossese dice “No alla guerra”. Il presidente Masia: "La mia compagna sotto le bombe"
La squadra sassarese e gli avversari del Ghilarza hanno mostrato uno striscione per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina
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Anche lo sport dilettantistico sardo schierato decisamente contro la guerra in Ucraina, invasa dalle truppe russe. Le partite sono cominciate con 5 minuti di ritardo, su disposizione della Lega. A Ossi, in occasione della partita di Eccellenza Ossese-Ghilarza, prima del fischio iniziale dell'arbitro (ore 15.05), i giocatori dell'Ossese hanno voluto dare un segnale di pace esponendo uno striscione con la la scritta "No alla guerra", affiancato da due bandiere giallo-blu dell'Ucraina.
"Abbiamo voluto dare un piccolo contributo contro la guerra in corso - spiega il presidente dell'Ossese Marco Masia, 35 anni -. Nello specifico io mi sento particolarmente colpito e preoccupato in quanto la mia giovane compagna Darina si trova a Kiev sotto i bombardamenti ed è molto impaurita".