Calcio Serie D, Natale con tante speranze per Muravera e Castiadas
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Cresce l'entusiasmo nel Sarrabus per le due squadre di Serie D. Sotto l'albero, Castiadas e Muravera hanno trovato punti d'oro.
Ma ora si pensa al derby che verrà giocato il 6 gennaio a Muravera.
All'andata a Castiadas, finì 1-1. Allora in panchina c'erano Andrea Piccarreta e Stefano Senigagliesi, sostituiti da Bernardo Mereu e Marco Piras.
Il Muravera ha mantenuto la sua struttura. Il Castiadas ha cambiato gran parte della rosa.
In attesa del derby, le due squadre continuano a lavorare e anche a sognare. Viaggia a gonfie vele il Muravera targato Marco Piras.
Nell'ultimo impegno del girone di andata, i canarini hanno strappato un punto contro la corazzata Ostiamare: "Sono contento di quanto stanno facendo i ragazzi", dice Piras, "nelle ultime quattro partite abbiamo conquistato otto punti. Davvero un bel bottino che ci ha permesso di uscire dalla zona calda. Inoltre nelle ultime tre partite siamo riusciti a non subire una rete. Abbiamo chiuso l'anno col pareggio pesante contro l'Ostia Mare", aggiunge Piras, "una formazione che per lungo tempo è stata in testa alla classifica. Le migliori occasioni le abbiamo create noi. Penso alla traversa di Dessena e al diagonale di Satta che ha fatto la “barba” al palo. La strada è quella giusta".
L'auspicio per il nuovo anno? "Continuare sulla falsariga di come abbiamo chiuso il 2015, lavorando sodo. Sappiamo che sarà durissima ma sono certo che potremo toglierci delle soddisfazioni".
Il Castiadas di Bernardo Mereu ha ritrovato la vittoria dopo sette partite. Una bella boccata d'ossigeno con i nuovi arrivati Tuniz, D'Adamo, Zanin, Oliveria, Cristofoli, Melis Daleno, Rais, Caraccio, Cecconella, Mituku e Finizio, un gruppo di giocatori che ha una sola priorità quella di conoscersi meglio.
"Domenica, a Lanusei", dice l'allenatore Bernardo Mereu "è stata una vittoria importante. Se avessimo perso saremmo sprofondati. Invece con i tre punti siamo rimasti sott'acqua ma non siamo affogati. Rimaniamo in una situazione difficile. C'è da scalare l'Everest, lo sappiamo bene. La nostra forza deve essere quella di non mollare mai. Stiamo sfruttando questa pausa natalizia per migliorare gli automatismi".
La zona playout è sempre più vicina? "Non dobbiamo guardare la classifica", spiega Mereu, "ma al nostro lavoro e farlo con dedizione cercando di muovere la classifica ogni domenica".
I nuovi? "Hanno grandi stimoli. Si sono presentati con la mentalità giusta. Consapevoli delle difficoltà ma pronti ad affrontarle. Assieme, vecchi e nuovi, stanno trasmettendo energia".