Sardi d'oltre Tirreno. Cuori rossoblù che per amore della loro terra si sono dati prima appuntamento virtuale su facebook e poi nella sede del Cagliari Club Toscana, fondato il 26 settembre 2013. Un modo per sentirsi più vicini alla loro amata terra.

"Eravamo un gruppo di sconosciuti uniti dalla passione per il Cagliari. Non è una semplice squadra di calcio, per noi è molto di più. Un filo conduttore con la nostra Sardegna", dice orgogliosamente il presidente Alberto Scanu, operaio di 29 anni, che vive nella provincia di Livorno ed è originario di Siliqua, "ora siamo diventati una grande famiglia composta da 30 soci, il rossoblù accompagna le nostre giornate e riempie i nostri cuori".

Nel direttivo ci sono anche i due coniugi Emanuele e Stefania Fadda, 55 e 50 anni, segretario e vicepresidente, entrambi di Macomer, residenti a Livorno. Lei fa la casalinga, lui il panettiere. Sono la memoria del Cagliari che tramandano ai più giovani in queste zone della Toscana.

Quarantasette anni di tifo rossoblù, Emanuele rivive, con i suoi ricordi da bambino, gli anni d'oro della squadra: "Ricordo la mia prima volta all'Amsicora, uno spettacolo, era il 1969, una grande emozione vissuta grazie a mio padre che mi portava allo stadio. Da li nasce la mia passione per il Cagliari, ben 47 anni fa. Oggi sono fiero di far parte di questa grande famiglia sarda, con il club che unisce tutti i tifosi de su Casteddu".

Quasi tutta la Sardegna è rappresentata, da nord a sud, passando per il centro e per le coste, come nel caso di Carla Madeddu, 54 anni, nata a Villaputzu e residente nell'Isola D'Elba che fa il sindaco revisore nel club.

Stesso ruolo rivestito da Valentina Mura, 27 anni, laureanda in giurisprudenza. Poi c'è anche Luana Onnis, 40 anni, nata ad Austis, ora fa l'operaia a Pontedera. Ha dato un grande contributo, reclutando tanti tifosi del Cagliari.

Giaime Piroddi fa l'informatico, anche lui vive a Pontedera ed è nato a Cagliari, ha 28 anni ed è una sorta di database rossoblù, ricorda qualunque cosa: numeri di maglie, scadenze, tipologie di contratti.

Giaime ha un grande desiderio: "La Serie A va conquistata e mantenuta con un progetto serio che riporti il Cagliari non dico ai fasti dello scudetto, ma almeno a quelli degli anni '90, quando eravamo tra le prime 7-8 squadre d'Italia per importanza sul campo e tra i media".

Grande amore, ma anche tanti sacrifici per seguire la loro squadra del cuore, i componenti del club toscano li fanno sempre col sorriso sulle labbra, prendendo freddo, macinando chilometri, autofinanziandosi. Il cinghiale è il logo che unisce le due regioni e che il circolo ha fatto stampare su maglie, felpe, adesivi, bandiere e due striscioni, uno dei quali permanente al Sant'Elia.

Gli stadi sono altri luoghi di reclutamento come è capitato a Luca Cadinu: "Ho incominciato l'anno passato ad andare in trasferta, la ricorderò a vita, era per Empoli-Cagliari 0-4, li ho conosciuto le grandissime persone del club". Perché, come dice Ivan Stella "Si fa di tutto per cercare anche quel piccolo incontro o vedere qualcuno che ti faccia sentire in Sardegna".
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