Dopo Gesturi, seconda tappa in Marmilla del viaggio nel mondo dei Cagliari club, questa volta a Gonnoscodina.

Il circolo dedicato al portiere rossoblù Marco Storari, è presieduto da Marco Tatti, 52 anni, libero professionista nato a Cagliari. "Mamma e papà erano due grandissimi tifosi, mi portavano allo stadio fin da quando ero bambino. Sono sempre andato al Sant'Elia, in modo particolare quando mi sono trasferito nel capoluogo a studiare all'università. E così, ora, anche mia moglie condivide questa passione con me e la mia bambina di 7 anni", racconta il responsabile del club gemellato con quello di San Severo (Foggia).

"Quando il Cagliari vinse lo scudetto avevo appena 6 anni e mio papà, che era abbonato e non si perdeva una partita, purtroppo per paura del trambusto che ci sarebbe stato, non mi portò con sé ma mi lasciò con mia zia che mi portò al cinema. Un dramma per me che riuscii a vedere uscendo dal cinema, direttamente i caroselli e i festeggiamenti in giro per la città".

Il club di Marco svolge diverse attività che uniscono lo sport alla cultura, come la presentazione di libri legati alla squadra e al mondo del calcio in generale. Tra l'estate e il prossimo autunno verranno presentati altri 3 volumi. Non mancano i tornei di calcetto che coinvolgono generazioni di compaesani: durante l'estate ne verrà organizzato uno specifico di calcio femminile.

Il vicepresidente del circolo si chiama Rino Sitzia, ha 55 anni e fa il gruista. "Il nostro club è nato in una settimana. Ci siamo riuniti in 10 e abbiamo formato il direttivo grazie a Marco, Simone, Enrico, Federica e Sabrina, per me far parte di questo club è motivo di orgoglio, mi occupo un pò di tutto all'interno".

Il ricordo più toccante è legato al mito Gigi Riva, "Ho ancora davanti agli occhi il momento in cui si infortunò contro il Milan, io ero in curva nord e lui proprio vicino alla bandierina del calcio d'angolo alla destra del portiere". Poi confessa, "Quando c'è la partita del Cagliari non ci sono per nessuno".

Simone Piras è il segretario del club di Gonnoscodina: "Tifoso fin da piccolissimo, ho iniziato a seguire in modo assiduo il Cagliari con l'arrivo di Gianfranco Zola. Aver creato il club, rafforza il mio senso di appartenenza, sia da un punto di vista sportivo, sia territoriale, perché abbiamo creato qualcosa di bello per il mio piccolo paese", racconta fiero il ragazzo di 25 anni.

Poi analizza l'operato rossoblù: "Per il futuro confido su questa dirigenza: oltre ad avere indubbie qualità manageriali, è decisamente migliorata sul piano sportivo".

Enrico Sebis è il sindaco revisore, "Sono primogenito di 6 figli. La fede rossoblù è totalmente ereditata da mio padre. Muzzi, Silva, O'Neill, Zola, sono giocatori che negli anni hanno contribuito a forgiare questo amore".

E oggi? "Da sempre ho avuto occhio di riguardo per i sardi che hanno indossato la nostra maglia. Di recente Cossu e Pisano su tutti. Adesso Deiola ci fa onore. Viva i Sardi del Cagliari".
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