È per "Tziu Giuanni" l'insolita dedica del Cagliari club Bergamo. Un nome dietro al quale si cela un'affascinante storia tutta di cuore, rossoblù naturalmente. Fabrizio Viganò ha appena 23 anni ed è il presidente del circolo, racconta come curiosamente la passione per il Cagliari sia stata trasmessa da una donna: "Grazie a mia madre, Antonella Mucelli, a lei prima ancora, è stata tramandata da mio nonno detto Tziu Giuanni, a cui abbiamo voluto dedicare il club" spiega Fabrizio, "Grazie a lui, miei zii, ben 5, e noi nipoti, abbiamo vissuto e conosciuto 50 anni di storia rossoblù".

L'idolo di infanzia del giovane tecnico del suono è stato Roberto Muzzi, "Ricordo il suo gol nell'ultima partita del Campionato 1996/97 a San Siro contro il Milan, che purtroppo ci portò allo sfortunato spareggio di Napoli contro il Piacenza. Gli altri, vista la mia età, sono recenti: Conti, Zola, Cossu".

Linda Mucelli è la vicepresidente, 25 anni, lavora come commessa: "Pur essendo nata a Bergamo mi sento molto più sarda che bergamasca, è sempre un'emozione quando gioca il Cagliari ci riuniamo tutti di fronte alla partita". Poi puntualizza: "La tradizione continua perché chi ha sposato un Mucelli è diventato un tifoso del Cagliari e i nipoti o pronipoti hanno continuato questa caratteristica, oppure almeno simpatizzano".

Dai più giovani si passa ai più grandi della famiglia Mucelli, composta da ben 15 persone e nella quale si continua a parlare il sardo per poterlo tramandare alle generazioni successive. Antonella ha 55 anni e fa la casalinga: "Fino al 1974 ho vissuto a Cagliari e giocavo a Basket nella cosiddetta "Grande Astro", la storica squadra femminile del quartiere C. E.P. che fece incetta di titoli giovanili regionali. Nell'Astro conobbi Rita Cuboni, curiosamente, attuale presidente del Cagliari club Cuori Rossoblù. Dopo i miei durissimi allenamenti, mio padre mi portava a vedere quelli del Cagliari all'Amsicora, e ho vissuto da vicino la gloriosa vittoria dello Scudetto".

Sono tanti i ricordi legati al papà Giuanni: "All'epoca in cui non c'era Internet, negli anni Settanta e Ottanta, pur non essendo un circolo, tutta la famiglia organizzava i pullman per vedere il Cagliari nel nord Italia, esperienze meravigliose. Il nostro è un club familiare e teniamo molto a questa caratteristica. Tutto ruota attorno al ricordo di Tziu Giuanni, scomparso purtroppo nel 2006". Manuela è la tesoriera del club, ha 40 anni e come gli altri componenti vive a Presezzo nella provincia di Bergamo. "Ricordo quando nonno ripeteva che Gigi Riva era unico e inimitabile. Qui a Bergamo siamo ormai alla quarta generazione di tifosi rossoblù, la famiglia si è allargata con altri componenti, come mio marito che non è sardo ma è un nuovo cuore rossoblù".

Del circolo a "conduzione familiare" fa parte anche Pietro, socio fondatore, macellaio di 69 anni, che con sé porta un ricordo emozionante: "Negli anni Cinquanta, ai tempi del Cagliari di Erminio Bercarich e Livio Gennari, idoli di allora, avevo circa 4 anni, mi misi a saltare nelle tribune dell'Amsicora. Mi venne un'ernia, fui portato dentro gli spogliatoi per un controllo e il grande "Bercarich" mi disse che per me avrebbe segnato un gol, un ricordo da brividi".

Gli aneddoti non sono finiti perché Pietro ricorda anche "lo stadio Comunale di Torino tutto imbandierato di rossoblù per lo Scudetto del Cagliari" e racconta: "Ho trasmesso questa fede a molti amici bergamaschi, anche perché ai tempi giocava nel Cagliari Angelo Domenghini, che è nato a Treviglio a due passi da qui".

A completare le memorie della famiglia Mucelli, interviene anche Stefano, 58 anni, operaio originario di Dolianova: "È un orgoglio vedere come nel tempo l'amore per questi colori sia stato tramandato dal bisnonno ai pronipoti. Tra i ricordi più belli non può che esserci quel famoso Cagliari Bari del 12 aprile 1970 che fece sognare me e i sardi in tutto il mondo".
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