Linea verde e 4-3-1-2 (con vista sul 4-2-3-1). L'idea è questa, salvo imprevisti. E con qualche certezza in più rispetto alla vigilia dell'ultimo campionato. Due in particolare: Barella e Borriello.

Attorno a loro potrebbe plasmarsi il Cagliari edizione 2017/2018 che il presidente Giulini, il nuovo ds Rossi e l'allenatore Rastelli stanno disegnando nella speranza di trovare poi sul mercato i colori più adatti per completare l'opera e, allo stesso tempo, costruire un gruppo più omogeneo rispetto alla passata stagione, non solo dal punto di vista tattico.

IL PROGETTO - Non sarà una rivoluzione, l'ossatura sarà pressoché la stessa dell'ultimo torneo. Ci saranno, però, alcuni scossoni. Che consentiranno di abbassare il monte ingaggi e l'età media della rosa, l'anno scorso la più vecchia della Serie A dopo quella del Chievo.

A dir il vero, un primo scossone già c'è stato. Perché la risoluzione del contratto di Bruno Alves (che si è poi trasferito in Scozia, ai Glasgow Rangers) ha alleggerito le casse rossoblù di circa 800 mila euro ma allo stesso tempo ha lasciato un buco nel cuore della difesa. E ancora, la fine del contratto di Di Gennaro e del prestito dal Torino di Tachtsidis, anche se col greco potrebbe esserci un ritorno di fiamma.

Viceversa, tanti rossoblù sparsi per l'Italia ritorneranno in Sardegna, la maggior parte di passaggio, qualcuno per restarci e provarci. Di sicuro il portiere Cragno, molto probabilmente il regista Colombatto, magari anche il centrale difensivo Del Fabro.

Senza poi considerare quei giocatori che torneranno a disposizione dello staff tecnico (che potrebbe subire anch'esso una scossa) dal primo giorno di ritiro a Pejo dopo i rispettivi infortuni. A cominciare da Melchiorri, Dessena e Ceppitelli. Saranno loro i primi veri acquisti.

I PORTIERI - Col ritorno di Cragno dal Benevento il livello del reparto portieri sale notevolmente. L'estremo difensore fiorentino, tra i migliori in B quest'anno con la maglia del Benevento e fresco di promozione già sul campo, torna in A tre stagioni dopo l'esperienza traumatica con Zeman in panchina e si gioca il posto con Rafael, molto più di una garanzia.

Alle loro spalle il terzo, Crosta, avrà la possibilità di crescere senza pressioni. E all'occorrenza c'è, come ha dimostrato nell'ultima partita di campionato contro il Milan parando un rigore a Bacca, e non solo.

DIFESA - A pensarci bene, molte sue sbavature sono state fatali, soprattutto nella seconda parte della stagione. Bruno Alves garantiva al reparto, però, esperienza e cattiveria che dovranno essere compensate magari con altre caratteristiche. Pisacane sarà un punto fermo della retroguardia di Rastelli. Ceppitelli il partner più probabile, fisico permettendo. Ecco perché il ds Rossi è alla ricerca di un centrale. Romagna (scuola Juve, l'ultimo anno al Brescia in B) e Ferrari (tornato al Sassuolo dopo due stagioni da protagonista al Crotone) i nomi caldi, ma non gli unici.

L'esperienza al Pisa con Gattuso ha fatto crescere (anche caratterialmente) Del Fabro che dovrebbe giocarsi la sua chance in ritiro. In ogni caso, prima vanno sciolti alcuni nodi contrattuali.

La difesa, ed è questa una delle novità più accattivanti. Colombatto potrebbe essere la sua prima alternativa. Ma servirà anche un regista più scafato essendo partiti Tachtsidis e Di Gennaro. E non sarà sicuramente Cigarini. E se, invece, fosse ancora Tachtsidis?

Il greco ha pian piano conquistato Rastelli e lasciato un buon ricordo nello spogliatoio. Nei prossimi giorni il Cagliari sonderà il campo ancora col Toro, proprietario del cartellino, per un nuovo prestito, stavolta, però, con eventuale diritto di riscatto. Restano al cento per cento Ionita, Dessena e Faragò, in odore di conferma pure Deiola. La trequarti sarà ancora il regno di Joao Pedro, ma anche di Cossu, che rientra al Cagliari dopo la parentesi olbiese.

ATTACCO - Borriello resta il terminale offensivo di riferimento. Al suo fianco Sau che potrebbe ritagliarsi spesso nel corso della stagione un posto alla Dybala nel 4-2-3-1 intravisto nella parte finale dello scorso campionato. Aspettando Melchiorri, tra speranze ma anche incognite, inevitabili dopo la seconda rottura del crociato in otto mesi. Ecco perché potrebbe arrivare un'altra punta. Finalmente Avenatti? Di sicuro Giannetti, che rientra dal prestito allo Spezia.

E c'è soprattutto Han, diventato un giocatore della nazionale maggiore nordcoreana. Il suo destino è legato a quello di Farias, che ha diverse richieste extraeuropee. Se dovessero restare entrambi, si pesterebbero i piedi. Per questo uno dei due partirà. Nel caso di Han sarebbe comunque di un prestito, possibilmente in B dove avrebbe la possibilità di giocare con più continuità e forzare e bruciare le tappe. Anche se in pochi minuti ha dimostrato di essere già al livello più alto.

Fabiano Gaggini
© Riproduzione riservata