Sta per arrivare la svolta epocale contro il cosiddetto “pezzotto” che consente di guardare in streaming pirata le partite del campionato di Serie A e gli eventi sportivi?

Dopo svariati tentativi non andati a buon fine, ieri l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcm) ha annunciato il via, entro il 31 gennaio, alla piattaforma anti pezzotto. Battesimo rinviato, perché inizialmente si era scelto di avviarla ieri, in occasione di Juve-Napoli. Fatto sta che l’Agcm ha definito i requisiti tecnici e operativi, ora spetta alle compagnie che danno l’accesso a Internet organizzarsi per renderla operativa e oscurare dunque, su segnalazione dei titolari dei diritti, la visione fraudolenta dell’evento. Devono farlo, appunto, entro il 31 gennaio.

Piracy Shield è il nome della piattaforma il cui obiettivo è intervenire entro mezz’ora per interrompere la visione della partita o di altri eventi live. Funziona basandosi su un sistema machine to machine: «I titolari accreditati, che hanno già ottenuto un provvedimento cautelare per la tutela del diritto protetto, a fronte di ulteriori violazioni del medesimo diritto, possono 'caricare' le segnalazioni di violazione, assistite da un adeguato corredo probatorio, sulla piattaforma che le indirizza automaticamente agli Isp accreditati i quali provvedono al blocco dell'indirizzo Ip e/o dell'Fqdn (il nome di dominio completo) entro i successivi 30 minuti», spiega l’Agcm. 

Insomma, tutto avviene in automatico dopo la segnalazione, che può partire sia dal broadcaster (Dazn nella fattispecie) sia dalla Lega Calcio.

La fine del pezzotto sembra essere vicina dunque, e la Lega Serie A esulta, visto che la pirateria costa 350 milioni di euro l’anno.

(Unioneonline/L)


 

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