Al termine della stagione regolare, il direttore sportivo del Pontedera Moreno Zocchi ha spiegato che chi ha parlato di “miracolo Pontedera” li aveva sottovalutati, ma intanto, per festeggiare i playoff di Serie C conquistati con un bel sesto posto e 60 punti in classifica l’allenatore Max Canzi ha scalato insieme al suo staff i 917 metri del Monte Serra.

Mantenendo la promessa fatta durante un torneo che il 56enne tecnico, ex Olbia ed ex Cagliari, ha vissuto da subentrato sulla panchina granata. Dopo due anni a Olbia, successivi all’esperienza al Cagliari, in Primavera e poi in prima squadra al fianco di Walter Zenga, Canzi aveva salutato la Sardegna la scorsa estate per accasarsi alla Turris, che l’aveva sollevato dall’incarico prima dell’inizio del campionato.

Il 5 ottobre la chiamata del Pontedera, che aveva appena esonerato Pasquale Catalano con la squadra quintultima in classifica con 4 punti fatti nelle prime sei giornate. E la scalata del girone B, partita dal successo all’esordio contro l’Alessandria e chiusa col pareggio col Gubbio, per un totale di 56 punti conquistati in 32 partite. Strada facendo anche il rocambolesco 5-4 del ritorno con l’Olbia.

Salvo soprese nell’esito del ricorso del Siena e la possibilità che i bianconeri vengano estromessi dai playoff in seguito a una nuova penalizzazione, al primo turno degli spareggi promozione, il prossimo 11 maggio, Canzi affronterà proprio la sua ex squadra. In un derby, Pontedera-Siena, che si preannuncia caldissimo. Una bella sfida anche per l’allenatore milanese, che dopo gli storici playoff per la B raggiunti l’anno scorso con l’Olbia concede il bis in Toscana. Con l’obiettivo di andare oltre la fase a gironi nella quale si era fermato alla guida dei galluresi. Dopodiché, si vedrà.

 

 

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