Serie C, domani per l'Olbia il testacoda di Cesena. Greco: «Possiamo batterli come all'andata»
L’unica sconfitta dei romagnoli è arrivata proprio contro i bianchi: «Se l’abbiamo fatto una volta lo possiamo rifare»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Cesena, avversario domani dell’Olbia alla ripresa del campionato di Serie C, non perde da 18 turni. Esattamente dal 3 settembre, quando fu sconfitto al “Nespoli” 2-1 (a segno Nanni e Ragatzu su rigore e l'ex Ogunseye) proprio dalla squadra di Leandro Greco.
Da allora la formazione allenata da Domenico Toscano ha infilato 14 vittorie e 4 pareggi, un ruolino di marcia che le vale oggi la vetta del Girone B con 46 punti, 29 in più dei bianchi penultimi in classifica. Impressionano le reti realizzate dalla corazzata romagnola, 44 contro le 13 subite, e il fatto che l’unica antagonista per il titolo sia la Torres, che la tallona a -2 e che le ha strappato un pareggio in casa per 1-1 lo scorso 17 dicembre.
Per il resto, i bianconeri dominano incontrastati il torneo. Eppure, per Greco il Cesena può essere sconfitto. «Tutte le squadre si possono battere: tante volte servono imprese o partite perfette, a volte solo un po’ di fortuna, ma se l’abbiamo fatto una volta lo possiamo rifare», ha dichiarato il tecnico dell’Olbia ieri, prima di partire per Cesena, dove domani, a partire dalle 16.15, andrà in scena il testacoda della 1ª giornata di ritorno.
Greco ha sottolineato quando l’autostima, persa strada facendo dalla sua squadra di fronte ai tanti risultati negativi e sulla quale ha lavorato molto alla ripresa degli allenamenti post sosta invernale, potrà fare la differenza contro un avversario che all’andata cadde proprio sotto i colpi dell’autostima dei galluresi. «In ritiro a Buddusò avevamo lavorato bene, ed eravamo arrivati a quella partita belli carichi e consapevoli di poter far male al Cesena, cosa che abbiamo fatto», ha ricordato ieri. Ma da allora è passato un intero girone, e si può tranquillamente affermare che Olbia e Cesena siamo oggi altre realtà.
Per dirne una, i bianchi devono pensare a salvarsi e a tirarsi fuori dalla zona retrocessione prima possibile, e non avranno domani la mente sgombra che avevano il 3 settembre. Allo stesso modo il Cesena sente il fiato sul collo della Torres, che giocherà prima, alle 14, a Sassari contro la Recanatese. Da vedere se la pressione giocherà brutti scherzi all’una o all’altra. Al di là dello strapotere del Cesena e dalla voglia matta dell’Olbia, sostanzialmente al completo e rinforzata dall’acquisto a centrocampo dell’esperto Andrea Schiavone, di provare a ripartire di slancio dopo il dicembre nero caratterizzato da 4 sconfitte e un pareggio, zero gol all’attivo e 10 al passivo.
Dirigerà la sfida dell’Orogel Stadium “Dino Manuzzi” l’arbitro Antonio Di Reda della sezione di Molfetta.