“Una volta, ai tempi della Roma, Spalletti mi ha dato una bottigliata in testa. Avevo giocato un primo tempo da schifo contro il Toro. Eravamo tutti lì a guardarci le scarpe senza dire niente, con la testa china, poi lui arriva da me e… ‘stuck’. ‘Svegliati un po’’, mi disse, tirandomi l’acqua”.

Lo ha raccontato, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Radja Nainggolan, assieme ad altri aneddoti sulla sua esperienza nel campionato italiano. 

E la replica dell’ex allenatore giallorosso, oggi mister del Napoli, non si è fatta attendere: “Non passa giorno che Radja non parli di me e degli anni a Roma”, ha dichiarato il tecnico nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti. “Lo voglio nel mio prossimo staff – ha aggiunto, tra il serio e il faceto – così i giocatori sapranno come non ci si deve comportare".

Nel corso della sua intervista alla Gazzetta, l’ex centrocampista belga del Cagliari, oggi all’Anversa, ha risposto anche a qualche domanda sulla sua vita privata. 

"Che male c’è a bere un bicchiere di vino o a uscire la sera? Non mi sono mai nascosto. E sono più uomo di chi invece lo fa”, ha spiegato, assicurando di non aver mai fatto le tre di mattina prima di un match: “La sera prima mai, ma due o tre sere prima sì. Spesso ho anche giocato grandi partite, altre volte ho fatto schifo. Vivo così, non sarò mai uno finto”.

Per quanto riguarda “l’offerta” di Spalletti, Radja ha invece già messo le mani avanti: “Il mondo intorno al calciatore mi inizia a stufare, ma la passione c’è. Se mi dai un pallone gioco sei ore. Ora come ora non penso a una vita fuori dal calcio”.

(Unioneonline/l.f.)

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