Il giorno dopo la cacciata di Marco Amelia l’Olbia è tutta da decifrare. In città si fatica a ricordare un esonero così precoce, che al netto della crisi di risultati dei bianchi, che domenica sul campo dell’Anzio hanno rimediato la terza sconfitta in quattro giornate di campionato, e, Coppa Italia compresa, quest’anno non hanno vinto una sola partita, appare affrettato e, per molti, incomprensibile.

Al tecnico vengono attribuite responsabilità relative se è vero che la stagione è partita in ritardo e tra mille incertezze, che la rosa dei giocatori è stata rivoluzionata e, a oggi, risulta ancora incompleta, e che sul campo l’Olbia si è rivelata inadeguata rispetto all’obiettivo indicato dalla proprietà svizzera del pronto ritorno in Serie C dopo la disastrosa retrocessione diretta dello scorso aprile.

Attraverso il comunicato emesso ieri per ufficializzare l’esonero di Amelia e del suo vice, Alessandro Moglioni, il club ha annunciato che “momentaneamente, le sedute d’allenamento saranno presiedute dall’allenatore dell’Under 19 Mario Isoni”. Intanto, l’Olbia – in silenzio stampa da domenica sera – è ultima in classifica con un punto, in coabitazione col Real Monterotondo che affronterà domenica al “Nespoli”.

Una sfida in cui mancherà Costanzo, espulso contro l’Anzio a ridosso dell’intervallo per una gomitata al volto a un avversario, con i galluresi in vantaggio 1-0 grazie al gol di De Grazia. Un gesto ingiustificabile che va ad aggiungersi ai già troppi cartellini rossi rimediati in questo avvio di stagione, nell’ordine da Costanzo (quella volta per doppio giallo) in Coppa Italia contro l’Ilvamaddalena e Arboleda (doppia ammonizione) e La Rosa (diretto, costatogli tre turni) nel match di campionato con l’Ilva alla prima giornata.

A proposito del capitano, rientrerà dalla squalifica proprio in occasione della sfida tra ultime della classe col Monterotondo.

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