Prima sconfitta casalinga per il Cagliari, piegato alla Domus dal Bari: decisivo il gol di Cheddira al 77’, finisce 0-1.

Un ko che “brucia molto”, afferma nel post partita Fabio Liverani, che non nasconde l’amarezza e analizza la partita imputando il risultato agli errori e alla scarsa incisività dei singoli.

"TROPPI ERRORI TECNICI”

“Partita equilibrata - ha detto - ma abbiamo sbagliato molto negli ultimi venti metri: siamo mancati tecnicamente sbagliando troppi passaggi. I singoli non hanno finalizzato il gioco che abbiamo fatto. L'organizzazione va bene, ma lì non siamo stati all'altezza delle nostre qualità. Arrivavamo bene, ma non trovavamo la giocata. La squadra ha giocato sì, ma davanti non siamo stati né scaltri né cattivi”. Perché “nel calcio c’è l’organizzazione di squadra, ma anche la capacità tecnica che ti deve far andare oltre”.

"GOL EMBLEMATICO”

I rossoblù meritavano il pari, secondo il tecnico: “Abbiamo rischiato poco o nulla, dispiace perdere così su una situazione in cui dovevamo gestire meglio la palla scoperta e che avevamo preparato nell’ultima settimana. Il Bari non aveva prodotto nulla, noi siamo mancati negli ultimi 20-25 metri in termini di qualità e precisione, da giocatori come i nostri mi aspettavo di più”.

Sul gol subito poca attenzione: “È emblematico. Radunovic non ha fatto una parata, abbiamo sbagliato un cambio di gioco e ci siamo fermati su una scelta di fuorigioco che non aveva senso. In fase difensiva avevamo fatto bene, abbiamo pagato caro l’unico episodio concesso”.

"REAZIONE CONFUSA”

La reazione? C’è stata, ma “confusionaria” secondo il mister, e “questo non va bene”. “In superiorità numerica devi giocare di squadra e invece abbiamo giocato con i singoli, tutti volevano risorverla personalmente. Quando abbiamo mosso la palla a due tocchi abbiamo preso il palo sfiorando il pareggio”.

"TROPPO EMOTIVI”

Altro difetto, un Cagliari troppo emotivo: “Dobbiamo gestire le emozioni, non possiamo andare in crisi alle prime difficoltà. I ragazzi devono avere maturità anche nei momenti negativi, altrimenti vuol dire che non siamo ancora arrivati dove vogliamo”.

“ORA AL LAVORO”

Alla prossima c’è il Venezia: “Ci sono due settimane per lavorare, mi auguro che la sconfitta ci dia stimolo per crescere, ho troppa stima nel mio gruppo per pensare che ci si ritenesse troppo bravi dopo Modena e Benevento”.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata