Il Siviglia batte la Roma ai rigori e vince a Budapest la sua settima Europa League. E’ la prima sconfitta in una finale europea per Josè Mourinho. Finisce 5-2 per gli andalusi ai rigori. La Roma non sfata il tabù dei penalty in finale che la perseguita dal famoso Roma-Liverpool del 1984.

I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1.

Al gran gol di Dybala nel primo tempo (che si è chiuso con un palo di Rakitic), ha fatto seguito nella ripresa il pari del Siviglia: sugli sviluppi di un cross di Ocampos, l’intervento scomposto di Mancini mette fuori causa Rui Patricio.

Si va ai supplementari e, allo scadere del secondo tempo, Smalling, sugli sviluppi di un corner, ha colpito la traversa.

Quindi i rigori. Per la Roma segna solo Cristante. Sbagliano Mancini (parato da Bono) e Ibañez (palo)

Per il Siviglia gol di Ocampos, dell’ex Lamela, di Rakitic e Montiel (a segno al secondo tentativo, perché il primo rigore parato da Rui Patricio è stato fatto ripetere dall’arbitro). Finisce 5-2 con il rammarico per i giallorossi di non aver potuto disporre per tutto l’arco del match Paulo Dybala, che aveva sbloccato la finale e, al termine match, in lacrime al centro della Puskas Arena.

Ai giocatori Mourinho ha detto: «Avete giocato una grande partita, vi ha visto tutta l’Europa». Poi ha ricevuto commosso gli applausi dei tifosi giallorossi, ma anche di quelli del Siviglia.

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