Ultime gare di campionato anche per il Cagliari Primavera che domani, al CRAI Sport Center di Assemini (ore 13), scenderà in campo contro il Bologna per la trentacinquesima giornata. Un finale ancora tutto da scrivere per i rossoblù di Fabio Pisacane che sostano a -5 punti dalla zona clou della classifica e che, finché la matematica non li taglia fuori, possono ancora ambire ad un posto per i playoff.

Ma del post season il tecnico dei cagliaritani non vuole parlare. Prima bisogna pensare al presente e all'avversario che si ritroveranno contro nel corso di questo sabato pomeriggio: «Domani ci aspetta una partita difficile contro una squadra blasonata come il Bologna, che vanta storia e tradizione anche a livello di settore giovanile. È il secondo anno consecutivo in cui faticano a trovare continuità, e anche stavolta hanno cambiato guida tecnica nel corso della stagione. A mio avviso, a pesare è stata soprattutto l’assenza prolungata di alcuni giocatori chiave, su tutti Ebone, fermato da un grave infortunio al crociato. Sono situazioni che possono condizionare profondamente l’andamento di un campionato. Detto questo, il Bologna resta una squadra con qualità e orgoglio. Proprio per questo la partita di domani sarà ricca di insidie. Noi, però, conosciamo bene le difficoltà e vogliamo continuare a spingerci oltre i nostri limiti».

Consapevole del fatto che domani non sarà sicuramente una passeggiata ma di avere tutti gli strumenti necessari per mettere in campo una grande prestazione, l'allenatore degli isolani suona la carica: «Ho detto ai ragazzi che domani dobbiamo scendere in campo come se ci stessimo giocando la salvezza: solo così potremo mantenere quell’umiltà che ci ha sempre contraddistinto. Perché questa è la mentalità vincente: non guardare la classifica, ma affrontare ogni gara con fame, umiltà e spirito di battaglia. È vero, siamo in un buon momento, ma il passato non garantisce nulla. Nel calcio conta solo quello che fai oggi. E noi, domani, dobbiamo dimostrare ancora una volta di essere una squadra vera: con la testa giusta e il fuoco dentro».

Vinciguerra e soci dovranno ancora fare a meno dei compagni lungodegenti Nunn e Soldati, ai quali si aggiunge Ardau. Ritrovano, però, il centrocampista Liteta. Arbitra la partita Fabio Rosario Luongo della sezione di Frattamaggiore.

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