Dopo il doppio stop – con due sconfitte di fila -, il Cagliari pensa alla sfida di sabato prossimo (ore 20.45) con la capolista Milan, in cima a una classifica che rimane pericolosa ma con la consapevolezza che, mancando una vera e propria corsa delle rivali, la situazione non è irrecuperabile.

I rossoblù, insomma, non sono riusciti a fare quello che era venuto bene nei turni precedenti: "sporcare" la manovra degli avversari e costruire gioco e occasioni. Contro lo Spezia, poi, nessuna attenuante visto che il livello era più o meno lo stesso. 

Le gare che mancano alla fine del campionato sono diventate nove. E ci vuole sempre la media di un punto e mezzo a partita: può servire per superare quota 38, mentre per arrivare a 40 ci vuole qualcosa in più. I problemi arrivano con Milan, Juventus e Inter che cercano lo scudetto, senza tralasciare il fatto che ci sono tre scontri diretti fuori casa con Genoa, Salernitana e Venezia. Le partite relativamente più tranquille sono quelle con Udinese, Sassuolo e Verona.

Per il Cagliari insomma servono almeno tre vittorie e tre pareggi per toccare quota 37. Ora non si può più sbagliare.

(Unioneonline/s.s.)

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