Clima incandescente a Barcellona, con il futuro di Ronald Koeman sulla panchina blaugrana che, secondo la stampa spagnola, sembra ormai segnato.

Dopo l'umiliante sconfitta con il Benfica (3-0) in Champions League, l'allenatore olandese ha lamentato di non sapere se il club abbia ancora in fiducia in lui. Zero punti dopo le prime due partite europee, un avvio di stagione in Liga non esaltante (tre vittorie e altrettanti pareggi in sei partite) e un rapporto teso con il presidente Laporta. Convocata immediatamente una riunione notturna, durata fino alle quattro di mattina, alla quale hanno preso parte i vertici della società blaugrana.

La linea è stata dettata: fiducia a tempo, tranne ulteriori sorprese, all'ex difensore goleador almeno sino alla sfida di sabato prossimo contro l'Atletico Madrid. Poi, i 15 giorni di pausa per la Uefa Nations League porteranno consiglio riguardo al nome del suo successore.

Fra i nomi in “pole” per il dopo Koeman, accanto a Xavi Hernández e 'Bob' Martínez – anche se non si può escludere l'aggiunta di altri nomi all'ultimo minuto - c’è Andrea Pirlo.

L'ex tecnico juventino sarebbe, nel caso, una scommessa personale del presidente. Oltre che un rischio, anche perché la situazione dei blaugrana nell'era del dopo Messi non fa sperare in un'immediata inversione di tendenza nei risultati.

Sullo sfondo c'è l'assemblea dei soci del 17 ottobre prossimo, quando si dibatteranno soprattutto questioni economiche e sociali.

Proprio la cacciata di Koeman costerebbe alle casse blaugrana 12 milioni di euro. Lasciando poco spazio nel primo anno, a causa del tetto salariale, agli stipendi del nuovo allenatore e dei suoi assistenti. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata