«La notte prima il derby lo giochi almeno sette volte prima di prendere sonno: fai sette parate, otto punizioni...». 

Tore Pinna racconta anche le emozioni della vigilia, prima del match contro l'Olbia al “Nespoli”. Recordman di presenze con la maglia della Torres (347), il rossoblù tatuato sulla pelle non per modo di dire, ma letteralmente. Del resto per amore della Torres ritornò tra i pali a 44 anni, in Serie D.

Tore Pinna, che domani alle 18.30 sarà in diretta su Radiolina a L’Informatore Sportivo, parla del match con l'Olbia tra ricordi e analisi.

Cos'è il derby per un sassarese?

«Una partita che vivi con tante emozioni, con la speranza di non sbagliare e fare una bella gara. Una partita che la notte prima non ti fa prendere sonno sino alle 3. Una partita bella da affrontare e in venti anni ne ho affrontate davvero tante, ma le emozioni sono sempre vive».

Chi può essere decisivo?

«Per l'Olbia Daniele Ragatzu, tra i migliori attaccanti della categoria, va tenuto sotto osservazione costantemente. Noi abbiamo diversi giocatori, come Diakite e Scappini che ci daranno tante soddisfazioni sino alla fine del campionato».

Walter Tolu è specializzato in gol all'Olbia, lo avete sentito?

«Ho provato a chiamarlo ma non ha risposto. Deve essere già in ritiro...» (e ride).

Finora con l'Olbia una sconfitta e un pareggio, pronostico?

«I pronostici non servono, è il campo che ha la risposta. L'Olbia è in buona condizione, ma noi abbiamo fatto tesoro dei due derby in Coppa Italia e campionato. Niente proclami: dobbiamo scendere in campo umili e determinati».

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