Otto milioni più due di bonus facilmente raggiungibili: una maxi plusvalenza per il Cagliari che lo aveva acquistato due estati fa dall’Avellino a soli 160 mila euro. Alberto Dossena diventa così un giocatore del Como, neo promosso in Serie A ma con idee bellicose. L’accordo tra le società era stato raggiunto da un pezzo, ieri è arrivato anche quello tra i lariani e il difensore bresciano che firma un contratto sino al 2028 con un ingaggio di un milione e passa a stagione. Lascia così l’Isola uno dei pilastri del reparto arretrato, cresciuto a dir poco nell’ultimo anno e mezzo e protagonista assoluto, sia nella promozione che nella salvezza. E con la cessione di Dossena si sblocca la questione Nicola. Tra oggi e domani il club rossoblù verserà i 3,5 milioni chiesti per Luperto dall’Empoli che, oltre a vendere il centrale leccese, darà l’agognata liberatoria al tecnico (ancora sotto contratto con i toscani) individuato dal presidente Giulini e dal ds Bonato per il dopo Ranieri e, ufficiosamente, già al lavoro da una settimana, tra mercato e programmazione del ritiro. L’annuncio ufficiale, a questo punto, è atteso da un momento all’altro.

Lapadula, gli scenari

Si chiude un cerchio, dunque. Dossena ha temporeggiato qualche giorno per capire quanto fossero concrete le intenzioni di Bologna e Fiorentina, solo ieri ha sciolto le riserve e detto sì al Como dove ritrova, tra gli altri, l’amico Goldadinga col quale era in vacanza ai Caraibi la settimana scorsa insieme alle rispettive fidanzate. Un addio eccellente. Che verrà appunto compensato dall’arrivo di Luperto, classe 1996, reduce da una stagione importante e già punto fermo di Nicola a Empoli. Ma se il reparto arretrato subirà uno scossone forte (potrebbe partire anche Mina, vincolato da una clausola rescissoria di 2 milioni sino al 2 agosto), la vera rivoluzione si consumerà in attacco dove le uniche due certezze oggi sono Luvumbo e Pavoletti. Non fanno più parte della rosa Petagna, Oristanio e Shomurodov, non riscatti. Si è chiusa con i sette minuti finali della gara con la Fiorentina, invece, l’avventura di Mancosu. E potrebbe lasciare l’Isola Lapadula, decisivo con 25 gol nel passaggio dalla A alla B ma in evidente difficoltà nella massima serie. Tra l’altro, va per i 35 anni e ha un contratto pesante. Già c’è stato un primo sondaggio del Palermo, non dispiacerebbe nemmeno a Sampdoria, Pisa e Cremonese. Lui non ha fretta di decidere, forte anche dell’ultimo anno di contratto con il Cagliari, e spera che la Copa America possa aprirgli scenari interessanti fuori dall’Europa. Anche se la sconfitta rimediata ieri contro il Canada ha complicato i piani del suo Perù, costretto ora a battere l’Argentina domenica per sperare di passare ai quarti di finale. Dopo aver giocato tutta la gara inaugurale con il Cile (chiusa sullo 0-0), Lapadula è rimasto in campo per settanta minuti, col solito spirito di abnegazione, senza, però, riuscire a trovare lo spunto risolutivo. Tra le varie ipotesi sul tavolo del suo agente, ci sarebbe anche quella di chiudere la carriera proprio in Perù, paese d’origine della madre e che ha scelto di rappresentare dal 2020. Tempo al tempo.

Viola ai saluti

Ai saluti anche Viola che sembrava a un passo dal rinnovo del contratto che scade fra tre giorni, invece lascerà il Cagliari e cerca una sistemazione che lo soddisfi a 360 gradi. Sirene greche per Marin e Hatzidiakos: il centrocampista è finito nel mirino del Paok Salonicco mentre il difensore potrebbe provare a rilanciarsi al Panathinaikos. Verso il prestito oneroso al Modena, in B, il terzino Idrissi in uscita dalla Primavera rossoblù.

Fabiano Gaggini

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