In principio fu Luvumbo. Era l’andata della semifinale playoff e un Cagliari caricato dal successo contro il Venezia del turno precedente, veniva stordito dal Parma, che andava negli spogliatoi in vantaggio di due gol. Nel secondo tempo lo show dell’angolano, culminato col gol all’89’ che – al netto dello 0-0 del ritorno – valse la qualificazione alla finale.

Ed ecco il Bari. All’andata il pareggio-beffa della Domus, con Antenucci a rispondere a Lapadula nel recupero. Il ritorno è storia, col graffio di Pavoletti al 94’ che consegnò la Serie A alla Sardegna. 

Tutto finito? Nemmeno per sogno. La nuova stagione si apre con la sfida di Coppa Italia contro il Palermo. Il match non si sblocca nei primi novanta minuti poi, ai supplementari, Dossena porta il Cagliari sull’1-0. I rosanero non mollano la presa, e Soleri riacciuffa i rossoblù al 121’. Ma c’è ancora tempo prima dei rigori, abbastanza per il sigillo di Alessandro Di Pardo, che al 123’ regala a Ranieri la prima vittoria dell’annata

La Serie A inizia in salita, e un calendario dall’alto coefficiente di difficoltà fa aspettare sino alla decima giornata per il primo successo. Che arriva, ancora una volta, sul gong. Questa volta il Cagliari delle rimonta impossibili si supera, centrando contro il Frosinone il più grande ribaltone della storia del calcio italiano, con quattro gol segnati dopo il 70’. Gli ultimi due, manco a dirlo, nel recupero. La firma è ancora quella di Leonardo Pavoletti.

Passano tre giorni e per gli uomini di Ranieri c’è ancora la Coppa Italia: l’avversaria è l’Udinese, che passa in vantaggio al 63’. C’è tempo. A dieci dalla fine Nicolas Viola rimanda il discorso ai supplementari. E all’overtime, proprio al 120’, ci pensa il redivivo Lapadula a segnare il gol-qualificazione.

Le ultime cinque vittorie, questo il dato clamoroso evidenziato dal giornalista Giuseppe Pastore, sono arrivate tutte in zona Cesarini. Da ieri, chiamatela pure zona Ranieri

(Unioneonline/L.Ne.)

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