L a tegola degli ultimi allenamenti colpisce ancora in casa Cagliari. Ieri pomeriggio, infatti, si è fermato Marco Capuano. Un problema all'adduttore della coscia sinistra e la concreta possibilità di saltare la sfida col Verona, costringendo Diego Lopez a utilizzare i soli tre centrali a disposizione, con l'alternativa di un ritorno della difesa a quattro.

Una gara che vale doppio. E che va a toccare le corde dei ricordi di Artur Ionita, due anni all'ombra dell'Arena e che cerca di ritrovare spazio dopo le due panchine consecutive.

KING ARTUR - Il rinnovo del contratto subito dopo la gara col Benevento, perché il Cagliari crede ciecamente in questo panzer arrivato da Chisinau, poche parole e tanta corsa. Una corsa che a Verona conoscono bene, perché proprio il club gialloblù ha pescato il centrocampista moldavo nell'Aarau (Svizzera). Ionita è arrivato in Serie A nell'estate del 2014.

Due anni all'Hellas, con 49 presenze e 6 gol, ma anche la delusione della retrocessione nella seconda stagione. E il Cagliari si è fatto avanti, sfruttando i buoni rapporti con l'agente del giocatore e soffiandolo alla concorrenza.

LA RIVINCITA - Un colpo grosso, pagato oltre 4 milioni. Ma lo scorso anno subito il crack, con la frattura del perone alla terza giornata, 4 mesi per ritrovare il campo. Ma una volta recuperato, Ionita non è più uscito. Per lui 18 presenze e 3 reti, in mezzo o sull'esterno, da vero jolly del centrocampo. Quest'anno, superati i postumi dell'infortunio, la voglia di spaccare il mondo.

Mezzala di corsa e qualità, titolare inamovibile per Rastelli. Poi, il cambio della guardia in panchina, con Lopez che gli ha dato subito una maglia da titolare con la Lazio. Con Benevento e Toro, il moldavo è partito dalla panchina, restandoci contro i granata.

Unica volta in questo avvio di stagione, dove ha messo insieme dieci presenze, in attesa di sbloccarsi anche sul tabellino dei marcatori, dove Ionita riesce sempre a lasciare il segno. Quasi impacciato, troppo timido. Lopez lo aspetta e valuta un suo possibile rilancio, lì nel mezzo.

CAPUANO STOP - Decisiva sarà la rifinitura di questa mattina, soprattutto dopo lo stop di ieri di Capuano. Un fastidio all'adduttore della coscia sinistra e, a poche ore dalla gara, il rischio di dover alzare bandiera bianca. Pisacane sta meglio e nella doppia seduta di ieri, pur lavorando in differenziato, non ha accusato più dolore al bicipite femorale infortunato.

Ma difficilmente il tecnico e lo staff medico rischieranno di inserirlo tra i convocati. A questo punto, Lopez si ritrova con tre centrali, Romagna, Ceppitelli e Andreolli. E col dubbio se continuare con la linea a tre, rischiando i superstiti tutti insieme, o ripiegare al volo sulla difesa a quattro, con Romagna e Ceppitelli centrali e con Andreolli in panchina.

Valutazioni che si ripercuoterebbero sul resto della formazione, a partire dagli esterni. La rifinitura odierna scioglierà i dubbi, con le scelte che, come sempre, saranno ufficializzate solo domenica, poco prima del fischio d'inizio dell'arbitro Guida.
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