Cagliari, chi sale e chi scende: Falco osso duro, che leggerezza Capradossi
Il centrocampista dà sostanza, qualità e soluzioni concrete. Per il difensore pesa l’errore nel retropassaggio, durante una prestazione altrimenti buonaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha vinto, come non succedeva da metà ottobre. Ma il Cagliari ha chiuso tra le contestazioni la giornata dei tre punti contro il Perugia. Ecco chi sale e chi scende tra i rossoblù.
Chi sale: Filippo Falco
L’uomo giusto al posto giusto, tra le linee, alle spalle della coppia Lapadula-Pavoletti. Dà sostanza, qualità e, soprattutto, soluzioni concrete negli ultimi sedici metri. Pensa e gioca in verticale e, non caso, tutte le azioni più belle e articolate passano dai suoi piedi. La chiave di volta nel match con gli umbri. Dimostra anche di avere una buona sintonia con Nandez e in generale con i compagni offensivi. Prezioso anche in fase difensiva, un osso duro, diventando così il centrocampista aggiunto di cui ha bisogno la squadra per mantenersi in equilibrio. Trequartista della provvidenza aspettando il recupero di Mancosu. È reduce da un fastidioso infortunio e non ha ancora i novanta minuti sulle gambe, e questo dà ulteriore credito alle sue potenzialità. E speranza al Cagliari.
Chi scende: Elio Capradossi
Una leggerezza imperdonabile in una prestazione sontuosa, e non è la prima volta che gli succede. Anche se il retropassaggio che dà il via all’1-2 del Perugia non ha eguali e va ben oltre i suoi limiti tecnici. Un peccato di presunzione, forse, che il Cagliari rischia di pagare caro vista la piega che prende poi la partita. E pensare che sino a quel momento (e anche dopo) è uno dei migliori là dietro. Reattivo. Tempestivo. Risolve con una lucidità pazzesca e autorevolezza tante di quelle situazioni rognose (una chiusura su Olivieri in particolare) e si prende più volte la responsabilità di impostare la manovra. Difensore talentuoso e affidabile, gli manca ancora, però, il salto di qualità.
Fabiano Gaggini