Ha superato tutti gli iceberg del calcio, arrivando anche a tagliare mete per i più irraggiungibili. Nicolò Barella, a 26 anni, è un top player a tutti gli effetti, tanto che domani giocherà la finale di Champions League a Istanbul da protagonista, con il Manchester City.

Per il centrocampista dell’Inter, cresciuto nella scuola calcio Gigi Riva e maturato fino al professionismo nel Cagliari, è il completamento di un percorso, iniziato due stagioni fa con lo o scudetto, vinto con la maglia dei nerazzurri, e proseguito con la Coppa Europa, portata a casa con la Nazionale, che gli è valsa il titolo di Cavaliere.

Ma non è lui il primo sardo ad aver centrato l’obiettivo di giocare una finale di Champions. Quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni l’ha giocata con la Juventus Antonello Cuccureddu e, addirittura, l’ha vinta Pietro Paolo Virdis.

Antonello Cuccureddu dalla sua casa di Alghero preferisce non ricordare come andò a finire per i bianconeri nel 1973 a Belgrado con l’Ajax. Ma incita il cagliaritano in vista del Manchester City: «Mi fa piacere che un sardo, anche se interista, abbia questo onore. Sta ottenendo quello che merita, mi piace come giocatore e come ragazzo: ha carattere e qualità tecniche. Vederlo giocare è un piacere: forse in campo deve parlare di meno. Ma il carattere è quello, piano piano lo capirà. Fa onore alla Sardegna. Io, è ovvio, sono juventino, ma al di la dei colori mi fa piacere per l’Isola».

Virdis, invece, a Barella dà un consiglio, ma parla da cuore rossonero: con quella maglia, infatti, provò l’ebbrezza di sollevare la coppa dalle grandi orecchie nel 1989 a Barcellona contro la Steaua di Bucarest, unico sardo ad esserci riuscito. «Gli auguro di essere grande protagonista, come lo è stato finora, ma nello stesso tempo da milanista non posso augurarmi una vittoria della sua squadra», chiosa. «Credo che la soddisfazione e l’emozione crescerà con l’avvicinarsi della partita, ma credo che il ragazzo abbia un buon autocontrollo».

Allo stadio Ataturk di Istanbul Inter e Manchester City si troveranno davanti domani alle 21. Arbitrerà il polacco Szymon Marciniak.

Poi è da capire, a prescindere dal risultato dell’Inter in Turchia, se il cagliaritano si farà tentare dalle sirene inglesi oppure no.

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