Dai fischi contro il Pisa agli applausi di stasera.

Giorgio Altare ha aperto Cagliari-Spal e, se non fosse stato per il Var, avrebbe fatto anche doppietta. Per lui è una rivincita personale dopo qualche svarione di troppo nella prima parte di stagione: «L'errore fa parte nel calcio, l'importante è reagire subito. Spero di averlo fatto già da prima, sbagliando si impara ma bisogna alzare la testa e continuare quello che stiamo facendo, un mattoncino alla volta per arrivare all'obiettivo».

Per il difensore classe '98 oggi secondo gol in stagione, dopo il primo in assoluto ad agosto in Coppa Italia col Perugia: «Io cerco prima di difendere, poi se riesco a dare qualcosa in più in avanti ben venga. Però l'importante prima è difendere e non subire gol, poi se riesco ad aiutare anche in attacco meglio ancora. Peccato per il secondo gol annullato ma il calcio è anche questo. L'importante sono i tre punti, gli episodi arbitrali potevano essere a nostro favore ma dobbiamo accettarli: abbiamo lottato e sofferto, rischiando nel finale, ma il nostro dovere è difendere e attaccare».

In risalita

Con l'arrivo di Ranieri anche Altare si è rigenerato: «Ha portato tanto entusiasmo. Chiede piccole cose ma fatte nel modo giusto, stiamo lavorando tanto e ci sta chiedendo di farlo al massimo per portare quello che facciamo in allenamento nelle partite e facendolo a mille all'ora. Mi trovo meglio nella difesa a tre, come braccetto». Sugli obiettivi è deciso: «Pensiamo partita dopo partita, limando gli errori e portando le cose positive in ogni gara. Vediamo di fare tre punti uno alla volta, per poi arrivare speriamo all'obiettivo che tutti sappiamo. Anche col Cittadella abbiamo fatto un'ottima prestazione, in Serie B quando si chiudono gli spazi è molto difficile. Dobbiamo lavorare su queste situazioni, quando c'è difficoltà, per poi arrivare alla vittoria: vincere queste partite è molto importante».

L'altro goleador

Il 2-1 del Cagliari l'ha firmato Gianluca Lapadula, all’ottavo gol: «Questa è la vittoria della tenacia, ci abbiamo creduto fino all'ultimo e siamo contenti. Qua non c’è nessun eroe, sono contentissimo per questo successo importantissimo. In più io arrivavo da qualche giorno non semplice, devo veramente ringraziare tutta la società, lo staff medico, l’allenatore e il gruppo. Sono felicissimo. Con una tifoseria così, che ha dato una spinta importante, abbiamo l’uomo in più e dobbiamo sfruttare le partite in casa. Cos’è cambiato con Ranieri? Sicuramente i risultati parlano, stiamo lavorando bene e il gruppo è sempre stato unito in momenti non semplici. Ma c’è ancora da lavorare. Io la chiamerei la vittoria della tenacia».

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