Sarà un Natale dolceamaro quello di Sassari. Il gruppo è diventato finalmente squadra, ma la brutta partenza aveva pregiudicato la Champions e ha reso in salita il cammino verso l'accesso alla Final 8 di Coppa Italia.

L'arrivo del lungo Stephens e il rientro del play-guardia Dowe hanno dato compattezza. L'impatto di Stephens è nei numeri: 5 vittorie in otto partite tra serie A e coppa europea. Prima il bilancio era di 3 successi in undici gare, compresa la Supercoppa Italiana.

Intendiamoci, tra il suo predecessore Onuakue e Stephens ci sono due livelli di differenza per talento e fisico. Ma negli sport di squadra conta soprattutto la chimica e con l'ex lungo lanciato da Cagliari in A2 la difesa è nettamente migliorata e Stephens pur coi suoi limiti è uno che comunque continua a fare quello che serve ai compagni. E comunque in Champions è sempre andato in doppia cifra: 13 punti e 9 rimbalzi di media.

Positivo pure l'apporto di Dowe nell'economia della squadra. Basti dire che nelle vittorie contro Napoli e Malaga coach Bucchi ha dovuto fare a meno di Gentile. L'americano Dowe può fare il doppio ruolo per il quale era stato ingaggiato in estate: il cambio del play Robinson ma anche l'utilizzo in coppia con Robinson che risulta efficace perché entrambi sanno attaccare il ferro.

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