Dal +8 del 25' al -14 del 30'. La spiegazione del finale di 80-65 di Milano-Dinamo è tutta qui. Neppure l'arrivo del coach Markovic serve per dare personalità a un gruppo che ha bisogno di lavoro ma anche di un altro rinforzo se non vuole rischiare di rimanere impelegata nella lotta per la salvezza.

Va detto che per 25 minuti il Banco di Sardegna non solo ha giocato alla pari ma ha spauto spesso stare davanti: +4 all'8' (10-14 con tripla di Charalampopoulos) e +8 al 25' (45-53) con le fiammate di Tyree a supportare Jefferson e Diop.

Poi il crollo: l'uscita di Kruslin (gravato di falli), Jefferson e Diop ha tolto compattezza al quintetto che ha preso un'imbarcata clamorosa negli ultimi 5 minuti della frazione, 22-0 e ultimo parziale di 67-53. E' vero che Milano ha fatto una difesa da Eurolega (con qualche aiutino arbitrale) ma è altrettanto vero che il crollo è stato troppo vistoso.

Nell'ultimo quarto è stato garbage time.

Nel tabellino da segnalare i 20 punti di Tyree, i 13 di Charalampopoulos e i 12 a testa di Jefferson e Diop.

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