Il tracollo della difesa che subisce 94 punti tiene la Dinamo lontano dai playoff scudetto
Dal sesto all'undicesimo postoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il bilancio del girone di ritorno è in linea con le ultime della classe, come Pistoia e Pesaro. Il Banco di Sardegna è precipitato dal sesto all'undicesimo posto, a -4 dalla zona che garantisce gli spareggi per lo scudetto.
La sconfitta a Mestre contro Venezia per 98-90 è la quinta di fila di un gruppo che si è smarrito dopo l'infortunio al leader Bamforth. L'involuzione della difesa è però difficile da spiegare con la sola assenza di Bamforth, peraltro non un gran difensore.
Nel girone d'andata la squadra sassarese incassava quasi 83 punti di media (senza considerare i supplementari) e ne realizzava 88,6. Dopo il giro di boa la difesa biancoblù è diventata un colabrodo da 94,5 punti a partita, sempre senza considerare i supplementari.
Per compensare, l'attacco dovrebbe avvicinarsi ai 100 punti e invece ha perso qualcosina: quasi 86 punti realizzati. Certo, va considerata l'assenza di Bamforth e l'innesto di McGee e Carter, il cambio di allenatore e meccanismi da trovare in una squadra dove i difensori veri sono pochini. Però lascia perplessi la mancanza di aggressività e cattiveria già dall'inizio della partita; 57 punti presi a Torino nell'ultima gara di coach Esposito, 54 presi a Venezia.
Per non parlare dei parziali incassati in Coppa Italia che costringono ad affannose rimonte.
Un fatto è certo, a nove giornate dal termine, i margini di errore per rientrare nei playoff scudetto si sono assottigliati ed è doveroso chiedere qualcosa in più agli americani, soprattutto ai nuovi arrivati McGee e Carter, che finora hanno spostato poco o nulla. Urge poi recuperare Cooley, che appare in calo di condizione, mentale, prima ancora che fisica.