Ottava medaglia per l'Italia alle Olimpiadi invernali di Pechino: è il bronzo di Omar Visintin nello snowboard cross. L'oro è andato all'austriaco Haemmerle, argento per il canadese Grondin.

A 32 anni l'azzurro, dopo la medaglia mondiale di Park City 2019, ottiene il coronamento di una carriera regalando all'Italia una medaglia storica per lo snowboard maschile dall'introduzione dello snowboard cross ai giochi di Torino 2006.

Infortunatosi nella seconda gara di Coppa del Mondo a Montafon, appena dopo aver concluso al secondo posto nell'esordio stagionale - proprio sulla pista di Zhangjiakou -, Visintin è tornato alle gare meno di due settimane fa nella tappa di Cortina d'Ampezzo.

Si è dovuto arrendere in semifinale invece Tommaso Leoni. Il 30enne vicentino è andato praticamente a braccetto con Visintin, assieme nei quarti ed in semifinale dove ha ceduto il passo, finendo alla small final dove è incappato in una caduta - senza conseguenze - terminando all'ottavo posto. Aveva terminato la sua avventura agli ottavi Lorenzo Sommariva, così come Filippo Ferrari, che non ha preso parte alla gara per i postumi di un colpo subito nelle qualificazioni. 

IL COMMENTO – "Da anni aspettavo questa medaglia, finalmente è arrivata – esulta Omar Visintin -. Ho fatto una gara partendo un po' piano e poi superando, non è stata una cosa voluta ma dipesa dal fatto che altri erano partiti più velocemente di me. Ora so che sono forte. A chi dedico questa medaglia? Ci ho pensato su, e dico che la dedico a me stesso, me la sono proprio guadagnata ed è una cosa mia". 

"A Sochi 2014 arrivai da favorito e poi fui eliminato nei quarti – continua - anche a PyeongChang 2018 è successa la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po' meno favorito, ma sapevo di avere buone chance".

"Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte - dice ancora l'azzurro – poi raggiungere il podio è cosa diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci il risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadre dove siamo fortissimi e in lizza per un'altra medaglia". 

E pensare che due mesi fa, dopo la brutta caduta in Coppa del Mondo del 10 dicembre scorso, la sua presenza a Pechino sembrava a rischio: "Sì, l'infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata - ricorda Visintin -, perché ho pensato di dovere rinunciare alle Olimpiadi. Invece, la Commissione medica della Fisi è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo", conclude l'azzurro.

(Unioneonline/D)

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