Finale con vincitore a sorpresa agli assoluti di atletica di Ancona.

Marcel Jacobs, olimpionico dei 100 ai Giochi di Tokyo, ha dovuto cedere lo scettro sui 60 - distanza sulla quale è campione mondiale indoor in carica - battuto dal toscano Samuele Ceccarelli: che lo sprinter di Massa fosse in ascesa lo aveva fatto capire con il 6.58 messo a segno a Berlino), ma che potesse battere Jacobs non era certo pronosticabile. E invece sulla pista marchigiana Jacobs e Ceccarelli scattano fianco a fianco, sincronizzati dai blocchi: nella fase lanciata, quando l'olimpionico di solito si lascia tutti alle spalle, Ceccarelli tira fuori lo spunto vincente e chiude in 6.54, tempo che lo innalza a terzo sprinter italiano di sempre.

A un centesimo chiude il campione del mondo ed europeo indoor che fissa il cronometro in 6.55 (dopo il 6.56 della batteria). Naturalmente incredulo, confuso e felice l'azzurro portacolori dell'Atletica Firenze Marathon che con la prova di Ancona è il terzo europeo dell'anno a due settimane dagli Euroindoor di Istanbul. A chiudere il podio nazionale Roberto Rigali con 6.69.

Il vincitore

«Non ci sono parole per descrivere questa emozione, vincere il primo titolo italiano nella finale con il campione olimpico è qualcosa che non si può raccontare. A Marcell Jacobs dico grazie. Non me lo aspettavo, davvero. Sapevamo - dice il velocista riferendosi al tecnico Marco Del Medico - che la forma fisica fosse buona, come dimostrato nelle gare prima dei Tricolori. Ma l'idea di competere con un campione di questo calibro e batterlo, è un qualcosa che non ha paragone. Un risultato che si costruisce con pazienza e sacrificio, l'atletica non fa regali a nessuno. Sono un ragazzo semplice - dice il giovane classe 2000 che ha iniziato a correre a 16 anni e dice di essersi appassionato con le gare studentesche - vivo a Massa e studio Giurisprudenza a Pisa (è iscritto al quinto anno, ndr). Ho iniziato relativamente tardi rispetto a tanti miei colleghi, mi sono sempre emozionato con l'atletica. Ma mai a questi livelli. Uno spettacolo».

Il campione guarda avanti

Jacobs si congratula con il nuovo campione italiano dei 60: «Devo solo fare tanti complimenti a Samuele - dice - ha fatto una gara eccellente, lo ha meritato. Gli ho detto di guardare a Istanbul: ci sarà da divertirsi, con quel tempo è da finale. Ovviamente brucia perché è il primo titolo italiano che perdo dopo non so quanti anni, ma non smetterò mai di mettermi in gioco. Ci sono ancora tante cose tecniche da sistemare, in batteria era una corsa totalmente diversa. Devo rivedere la finale, ma se ci fosse stato un 100 metri mi sarei fermato. Ero in una condizione di corsa che ha evidenziato un problema da qualche parte, vorrei capire dove: non mi ha permesso di continuare a correre. Dobbiamo lavorare. Dobbiamo rivedere le varie parti e capire dove si trova il problema. Ora in testa ci sono gli Europei indoor, una tappa di passaggio per la stagione outdoor». 

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