World Para Swimming Open Water Cup 2025 al via ad Alghero
La terza edizione della Coppa del Mondo “made in Sardinia” è stata presentata questa mattinaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Presentata questa mattina ad Alghero la World Para Swimming Open Water Cup 2025 in programma domani. La partenza unica (alle 10, posticipata di un’ora rispetto al programma originario) rappresenta il culmine di un appuntamento imperdibile, figlio del decennio di sperimentazione evoluta che l’Associazione paralimpica sassarese Progetto Albatross ha intrapreso.
Tanti i campioni che hanno dato e daranno vita alla terza edizioni della Coppa del Mondo “made in Sardinia”. Nei primi due anni, la gara è stata ospitata da La Cinta di San Teodoro, domani l'appuntamento è al Lido San Giovanni di Alghero. Lo sbarco dei campioni nella Riviera del Corallo non è un caso, perché la città catalana si sta rimboccando le maniche, grazie anche ai finanziamenti regionali, per eliminare ostacoli di ogni tipo e rendere totalmente appetibile anche al turista sportivo paralimpico una delle mete più ambite del Mediterraneo e non solo.
Nel convegno di giovedì, dedicato al Turismo sportivo accessibile, con gli interventi mirati e consapevoli di esperti del settore, ma anche di rappresentanti provenienti dal mondo politico e dell’associazionismo, si è capito come Alghero non si perderà una virgola sulle regole da intraprendere per rivoltare come un calzino qualsiasi angolo del centro abitato che si porti dietro negli anni scomode asperità.
Ma come ha sottolineato in conferenza stampa Danilo Russu, nella duplice veste di membro dell’Associazione Albatross e presidente Fin Sardegna, gli atleti si sono accorti dei miglioramenti; e in una località dove la natura contribuisce a rendere tutto più bello, si presume che qualcuno di loro ritornerà in quei luoghi anche in versione “privata”.
Il disegno del circuito che accoglierà la prova unica dove i partecipanti, femmine e maschi, a seconda della categoria di appartenenza, percorreranno 1,5km (S3 e S6) o 3km (S7-S10; S11/S13), ricorda un rettangolo lungo 1500metri, disegnato affinché si possa assicurare un grado elevato di sicurezza. Il punto di ritrovo sarà il Lido di San Giovanni, situato all’altezza dello stabilimento Mare Sport. Tra i partecipanti, troviamo i rappresentanti di Australia, Belgio, Finlandia, Messico, Polonia, Spagna, Svezia, Venezuela, più ovviamente i campioni italiani: da Alberto Amodeo e Federico Bicelli, da Simone Ciulli a Xenia Francesca Palazzo. Anche i tifosi sardi avranno una beniamina in gara, la pluricampionessa italiana Francesca Secci (Ferrini Cagliari).
Il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto ha dichiarato: “I valori espressi dagli organizzatori rispetto alla promozione dell’attività sportiva nella nostra comunità sono perfettamente in linea con quelli dell’Amministrazione comunale. Lo sport ha una valenza educativa e formativa eccezionale che vogliamo promuovere per incentivare l’accessibilità alle strutture sportive, dando piena collaborazione e dignità alle associazioni sportive. Ospitare questo evento ci pone di fronte alla necessità di adeguare sempre di più la nostra città rispetto agli ostacoli esistenti, derivati da progetti pensati e realizzati molti anni fa, in periodi in cui non c’era la giusta attenzione. Ora si interviene per porvi rimedio. E a tal proposito siamo lieti di comunicare che di recente abbiamo vinto un bando regionale per il turismo accessibile, predisponendo un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche su cui si inizierà a lavorare dalla prossima settimana. E cercheremo ulteriori risorse per poter intervenire in maniera sempre più significativa. Contiamo per il prossimo anno di avervi nuovamente ad Alghero, in una città ancora più accogliente e pronta ad ospitare i campioni del nuoto paralimpico”.
Il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu ha rilanciato: “Stiamo vivendo un periodo pieno di iniziative per la nostra città e ci tenevo in particolar modo ad essere presente qui. Siamo contentissimi di sostenere iniziative sportive molto importanti come la Coppa del Mondo. Oltre allo sport, per noi abitanti di Alghero è molto importante l’educazione e il sacrificio. Vogliamo insegnare ai nostri giovani che lavorando con serietà, costanza e impegno si possono raggiungere obbiettivi di spessore”.
Per il responsabile del World Para Swimming Craig Nicholson: “Sempre più Nazioni mostrano interesse in questi tipi di eventi. E ringrazio coloro che si stanno prodigando per la buona riuscita di questa terza edizione in terra sarda della Coppa. Parliamo di una disciplina che ha ancora tanti margini di sviluppo anche nel campo mediatico; siamo certi che grazie a ritrovi come questo di Alghero la sua diffusione sarà sempre più crescente. E' un’importante opportunità che viene data ai nuotatori per dimostrare le loro capacità fuori dalla piscina. L’ambizione principale, a questo punto, è che in futuro questa disciplina possa essere inserita nei programmi dei Campionati del Mondo e perché no, anche nei Giochi Paralimpici”.
Per il presidente nazionale della Federazione italiana nuoto paralimpico Franco Riccobello: “Organizzare un evento internazionale non è mai facile e per questo ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per renderlo operativo. Faremo in modo di portare avanti questo discorso delle acque libere. Vantiamo un’esperienza pluridecennale, perché in Sardegna abbiamo già svolto undici campionati nazionali e due Coppe del Mondo. Cercheremo di ampliare il discorso internazionale della disciplina in Sardegna caldeggiando Campionati del Mondo o Europei”.
Il presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico Claudio Secci dichiara: “Conosco molto bene questi raduni di acque libere in Sardegna che frequento sin dal 2014 in veste di dirigente societario. Mi auguro che eventi del genere si possano organizzare anche in altre situazioni. In molte zone della nostra regione, infatti, il nuoto paralimpico non è conosciuto. Il mio intento è di diffonderlo in tutta l’Isola come anche in tutte le altre discipline che ruotano attorno al comitato che dirigo. Nei miei sogni ci sarebbe anche l’introduzione delle staffette paralimpiche per Nazioni che probabilmente porterebbero più atleti”.
La delegata regionale della Finp Silvia Fioravanti rilancia: “Essendo nata ad Alghero sono felicissima di essere qua, per me è vita. Ci tenevo tanto a organizzare la Coppa del Mondo nella spiaggia del Lido, un bellissimo scenario di città inclusiva. Sono felicissima di condividere quest’esperienza con il nuovo Direttivo Finp; spero di condividere con loro tante altre belle iniziative. Aspetto tutti domani per una gara d’eccezione in uno scenario da favola”.
Il presidente dell'Associazione Albatross Manolo Cattari sottolinea: “Sono anch’io legato ad Alghero, perché mio figlio è nato qui. Si parla di un programma di due giorni che, anche se non si vede, ha implicato un anno di lavoro. Matura da una visione della società Albatross che ha voluto condividere con altre entità e tutti gli altri partner che con noi hanno creduto in questo progetto. Sono onorato di presiedere un'associazione paralimpica, consapevole di creare cultura intorno a noi, evitando accuratamente di partorire manifestazioni appiccicate. Al contrario, facciamo sempre in modo che intorno a esse convergano momenti di riflessione, coinvolgendo anche le scuole per preparare il territorio a interfacciarsi con termini quali accessibilità, barriere, sia architettoniche, sia soprattutto culturali, le più complesse da contrastare. Siamo soddisfatti del percorso finora intrapreso, ma vogliamo andare ancora molto avanti”.
Il presidente Russu chiosa: “L’accessibilità è trasversale, e per renderla tale ritengo importante coinvolgere anche le Amministrazioni locali. Ormai conviviamo con i grandi eventi da diversi anni; ricordo ancora quelli del 2020 e 2021 quando le mascherine andavano per la maggiore. Sono seguite due coppe europee nel 2022 e 2023, il Mondiale Juniores 2024, e ora la Coppa del Mondo 2025. Alghero è la sede ideale delle acque libere e ce l’hanno confermato sia i grandi campioni che si sono tuffati da queste parti, sia i vertici del World Para Swimming. Ricordo quando, in extremis, partecipammo a un bando europeo per l’organizzazione di un evento in acque libere; un’occasione più unica che rara, perchè gli atleti paralimpici non possono esprimersi spesso in questa disciplina: Speriamo che diventi il prima possibile una gara mondiale, ma prima che accada ciò sarebbe già un successo organizzare una competizione a tappe. Noi di sicuro ci candideremo. Alghero non è indietro con la accessibilità, ma può migliorare. Spero di rivedervi anche l’anno prossimo”.