Ubaldo Piccotti, 79 anni, è una delle icone sportive della Gallura, di La Maddalena in modo particolare. La famiglia si trasferì nell'Arcipelago (da Aggius) quando Ubaldo aveva solo 5 giorni. E nelle isole e dintorni si è svolta l'epopea di Ubaldo. Prima come valente portiere, dai riflessi eccezionali: di Ilva, Palau, Arzachena, Luogosanto, Maddalena e altre. Poi come massaggiatore, da quando smise di giocare, a 41 anni. Due mani e un cuore grande al servizio soprattutto del calcio. Anche in questa stagione nell'Ilva, che sta facendo un figurone in Serie D. Con i Leoni isolani è amore da decenni, anche da massaggiatore, spezzato da alcune parentesi ."Ma quanto era bello il calcio di una volta - afferma Ubaldo con nostalgia  -. Si giocava per la maglia. Qualche volta il premio partita. Almeno per noi locali. A me indossare i colori dell'Ilva ha sempre regalato una grande emozione. Da portiere e da massaggiatore. Quest'ultimo ruolo - continua - non è da sottovalutare: abbiamo in cura i muscoli dei calciatori, ma anche i loro pensieri, le loro gioie e paure. Siamo quasi i loro padri confessori". Parole sante. Di questo grande uomo spogliatoio, che i suoi ragazzi amano e rispettano. Lui ha una parola per tutti. Ricorda con affetto calciatori e allenatori. Rammenta con commozione tanti episodi e ne cita uno. Accadde nel lontano 1988-89, l'anno della promozione dell'Ilva in C2."L'allenatore Angelino Fiori  aveva messo fuori Mario Murri, per una piccola vicenda del giorno prima - spiega -. Giocavamo a Porto Torres e Mario, maddalenino puro, era anche un ex dei rossoblù. Quindi non l'aveva presa bene. A 10 minuti dalla fine lo chiamò Angelino per farlo entrare in campo. Mario non ne voleva sapere. Io gli dissi Mario non rompere i c….... Entra, non rovinare tutto. Fallo per me per favore. Mario entrò in campo e segnò il gol della vittoria, con un missile dei suoi. Venne commosso correndo verso di me e mi diede un abbraccio da brividi. Ecco, io vivo il calcio per questi gesti". Ma per Ubaldo non è stato solo pallone. Ha anche avuto in cura come massaggiatore le cestisti di La Maddalena e il campione di boxe olbiese Simone Maludrottu, ex cintura europea dei Gallo. Maludrottu lo prese in consegna per volere di Giovanni Antonio Pitta, patron del Tavolara (società per cui l'ex portiere prestava allora la sua opera di massaggiatore) e sponsor di Simone."Che ambiente incredibile la boxe - sottolinea Piccotti -. Mi dispiace solo una cosa. Non avere potuto seguire Simone Maludrottu a gennaio 2008 nella sfida al mondiale persa in Giappone. Pitta non volle in questa occasione. Eravamo in corsa per la vittoria del campionato". Ubaldo Piccotti è sposato con due figli. Prima della pensione ha lavorato all'Arsenale di La Maddalena. Come mansione tornitore e poi artificiere. Ma non basta. Ubaldo è stato anche un formidabile tuffatore, tra i migliori visti nell'Arcipelago."Ero agile. E non solo tra i pali - conclude lui -. Inoltre nelle acque di La Maddalena tuffarsi è facile. È il mare stesso che ti invita: il più bello del mondo".

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