Poche parole ma dritte al punto, frutto di chi sa che l’atletica è esercizio di fatica e meticolosità. Stefano Caneo di ciò fa il marchio di fabbrica del suo operato come responsabile tecnico della velocità della Fidal Sardegna, un ruolo importante che ricopre dal gennaio 2021, grazie al quale creare una sinergia con i tecnici che possa portare a una crescita costante dell’intero movimento.

Ottima salute. “La velocità sarda gode di ottima salute, come dimostrano le nostre punte di diamante Patta, Moro, Polanco, Luca Lai e la Kaddari’’, dichiara il tecnico sassarese, che dal settembre 2016 all’agosto 2020 ha allenato proprio il primatista sardo sui 60 Indoor Antonio Moro, ampliando il discorso e passando in rassegna gli altri talenti dello sprint targato Quattro Mori. “L’anno scorso si sono distinte Giulia Mannu, Francesca Verdecchia e Cinzia Piras, al maschile invece Gianmatteo De Furia, dotato di un lanciato veramente valido sui 200, mentre nei 400 Alessandro Lecca’’. Ma i nomi non terminano qui. “Il 2022 sarà un anno molto importante e sono vari gli atleti da seguire a partire da Elisa Marcello al primo anno Allieve, Diego Nappi, Cheikh Diallo, Marco Muscas,  Riccardo Unali, Christian Zucca, Patricia Imprugas, Silvia Cherchi, Irene Carroni, l’olbiese Oliver Comoli. Negli ostacoli da tenere d’occhio Leonardo Porcu, Diego Murgia, Dante Melis, Federica Loi e Beatrice Porcu’’.

Il team. Di cui si avvale Caneo unisce giovani a figure dal percorso trentennale. “Al mio fianco ho Franco Marcello, con grandissima esperienza nell’analisi dei dati,  Daniele Desogus molto aggiornato sulle novità introdotte nell’allenamento degli sprinter, il tecnico amsicorino Andrea Pusceddu, Valentina Piras e Veronica Musinu dell'Atletica Oristano, allieve del Professor Francesco Garau. Analizziamo la biomeccanica, mettendo in risalto la scientificità dell’allenamento: ogni elemento della preparazione deve essere periodizzato dalla forza alla tecnica sino agli stimoli aerobici’’.

Obiettivi futuri. “Aumentare i tesserati tra le categorie giovanili, tenere contatti sempre più fitti con i tecnici, alzare il livello medio. La velocità sarda ha un grandissimo potenziale che può essere incrementato per arrivare a un livello sempre più alto".

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