Serie D, l’Olbia si riscopre ambiziosa
I galluresi puntano al salto di categoria e di qualità, ma lo stadio piangePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’Olbia pensa in grande. Al di là dell’obiettivo (dichiarato) di riconquistare la Serie C, tramite ripescaggio o vincendo il prossimo campionato di Serie D, dalla conferenza stampa di presentazione della stagione 2025/26 sono emersi altri buoni propositi. E tra questi quello di riavvicinare la squadra alla città.
«A Olbia si sente un distacco che non ho mai sentito in altre piazze: se vogliamo creare qualcosa di bello questo distacco non può esistere», sottolinea il direttore dell’area tecnica Manuel Gonzalez, che però da ex calciatore sa bene che in quest’ottica i risultati potrebbero avere un peso specifico.
Nell’ultimo campionato, successivo alla drammatica retrocessione diretta dopo 8 anni consecutivi di professionismo, il “Nespoli” ha registrato un crollo nel numero di spettatori. Non che lo stadio olbiese sia famoso per il tutto esaurito, ma nell’ultimo anno si è passati da una presenza media di 892 persone a partita dell’anno precedente in Serie C alle 258 dell’ultimo campionato in Serie D. E questo a dispetto dei derby con Ilvamaddalena, Latte Dolce, Atletico Uri e Cos.
Martedì scorso, dopo aver ringraziato le amministrazioni pubbliche per il sostegno, annunciando di voler rappresentare come club Olbia e la Sardegna in Italia e all’estero, il responsabile del progetto sportivo Benno Räber ha spiegato che la squadra giocherà al “Nespoli” almeno per i prossimi due anni – senza fare cenno al nuovo stadio, di cui non si sa più nulla – e che in via Ungheria saranno trasferiti gli uffici dell’Olbia Calcio. Com’è noto, l’Olbia è stata sfrattata dal Geovillage per “gravi inadempienze”, ma l’operazione rientrerebbe nella politica di riavvicinamento alla città.
Stesso discorso per la squadra femminile, che verrà iscritta al campionato di Eccellenza con l’obiettivo di arrivare in Serie B «non oltre la stagione 2029/30” – al pari di quanto prospettato per la squadra maschile al momento dell’insediamento di SwissPro ai vertici del sodalizio gallurese, nel novembre di due anni fa – e che giocherà le gare casalinghe al “Nespoli».
Per l’occasione, ha detto Räber, sarà creata una maglia celebrativa dedicata a Grazia Deledda; attesa anche la maglia celebrativa per i 120 anni dell’Olbia Calcio. Nella stessa ottica rientra la mossa del ritiro precampionato a Monti, a pochi km da Olbia, la ristrutturazione del settore giovanile e la promozione tra i “grandi” dei talenti locali.
Ma a fare la differenza saranno i risultati della prima squadra. Per questo le parole dovranno avere un seguito concreto. Un concetto ricordato da Gonzalez, che a proposito dell’obiettivo di riavvicinare gli olbiesi all’Olbia ha rimarcato: «Ci vorrà tempo e credibilità, e questa va conquistata con i fatti».