Sette gol in stagione (di cui tre in Coppa Italia) e una decina di assist, sono il bottino di tutto rispetto di Roberta Serra, 25enne attaccante esterno, che alla seconda stagione nel Cagliari è sempre più convinta della scelta fatta un anno fa, di lasciare la sua Alghero per difendere i colori rossoblù.

Orgogliosa del suo Cagliari – «L’esperienza qui a Cagliari è assolutamente positiva. Sono felicissima di giocare in questa squadra e per una società fatta di persone che mi mettono a mio agio, l’ambiente e ideale per poter crescere e migliorare, sia come persona che come calciatrice. Qui mi trovo benissimo», spiega la Serra, che comincia presto la sua carriera, muovendo i primi passi nelle squadre della sua città, Santa Maria La Palma e Mercedes Alghero, per poi vestire, a quattordici anni, il rossoblù delle giovanili della Torres per diverse stagioni. Lo studio ha prevalso per sette anni sulla passione per il pallone, che però non si è mai sopita, ed ha continuato ad ardere, fino al ritorno in campo di un anno fa. «La chiamata del Cagliari mi ha permesso di riprendere ed è stata una cosa bellissima poterlo fare in una società come questa». C’è tanta emozione nelle parole della Serra, giocatrice per passione e infermiera al pronto soccorso di professione che giura amore alla maglia rossoblù. «In questo momento voglio vincere con il Cagliari. Ci siamo già tolte delle soddisfazioni quest’anno, riuscendo a battere all’andata la Torres dopo dieci anni, e anche al ritorno vorremmo ripeterci». Nonostante i suoi venticinque anni, l’esterno offensivo algherese, non si sottrae di certo al ruolo di guida per le compagne più giovani. «La mia esperienza assieme a quella della Cappai e della Saba sono utili per far crescere le nostre compagne, ma vedo che hanno tutte un buon profilo caratteriale, una cosa importantissima nel calcio».

Sfida alle grandi

Questo pomeriggio intanto c’è la capolista Tharros da affrontare. «Squadra forte con tante giocatrici esperte, ma c’è la voglia di migliorare e di vincere. A partire da oggi l’obiettivo è di giocarcela fino alla fine, con la Tharros e anche con il Caprera». Magari con l’idea di inserirsi nella lotta tra le due contendenti alla promozione. «I giochi sono aperti e possiamo starci anche noi», garantisce la Serra, che confida nella sua squadra e nel carisma del suo allenatore, Giuseppe Diana. «Ci dà sempre la giusta carica per affrontare le partite ed è importante per noi anche dal punto di vista umano».        

Alessandro Zucca

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