Mancano appena due giorni alla quattordicesima edizione della “CagliariRespira’’, la mezza maratona che domenica coinvolgerà oltre 800 podisti e più di 2000 partecipanti totali tra la SeiKilometri non competitiva e la KaraliStaffetta. Una manifestazione ideata da Paolo Serra, presidente del Cagliari Marathon Club, che di anno in anno si è fatta sempre più nutrita ritagliandosi un ruolo di primo piano a livello nazionale.

Dottor Serra quando nasce l’idea della CagliariRespira?

 «Nasce nel 2008. Allenandomi in città e osservando le vie e i possibili percorsi, mi sono accorto che una mezza maratona organizzata a Cagliari era proprio quello che mancava. Da allora ho deciso di dare vita a quello che, col tempo, è diventato un appuntamento di ampio richiamo».

Perché il nome CagliariRespira?

 «Non è un nome casuale. Io sono un allergologo, mi occupo di allergie respiratorie. Volevo unire la mia passione per lo sport a quella per la medicina sfatando il tabù dell’impossibilità del poter correre per chi soffre di patologie respiratorie. Questo non è assolutamente vero, infatti, sono tante le persone con l’asma che si dilettano nell’atletica leggera».

Che gara potrebbe delinearsi?

 «Dipende da vari fattori. I favoriti sono Salvatore Gambino e Ahmed Ouhda su tutti ma attenzione al vincitore uscente Khalid Jbari e a Said Boudalia che ha fatto sua la CagliariRespira per sette volte. Credo verrà impostata una gara relativamente tattica dove ci si studierà in attesa del momento propizio per avvantaggiarsi. Stesso discorso tra le donne con Claudia Pinna e Raimonda Nieddu, reduci entrambe da una stagione intensa».

In che punto si potrebbe attaccare?

 «All’ingresso del Parco delle Saline in prossimità dell’Idrovora. Lì ci sarà un chilometro e mezzo di sterrato, chi avrà la forza potrà fare il vuoto».

Possibili sorprese?

 «Alice Capone tra le donne e Oualid Abdelkader tra gli uomini».

Cosa caratterizza la CagliariRespira?

«Il grande coinvolgimento e un forte senso di inclusione».

Nel 2023 oltre alla mezza ci sarà anche la Maratona?

 «Nel 2023 non credo ma nel 2024 potrebbe essere possibile. Puntiamo a crescere sempre di più poi vedremo  strada facendo cosa accadrà».

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