Ieri mattina, lasciando la sala stampa del “Nespoli” dopo la presentazione, a proposito del match di sabato con la Virtus Entella, da cui è arrivato in prestito fino a giugno, Daniele Dessena si è lasciato sfuggire un “sarà tosta”.

Chi meglio di lui all’Olbia conosce la formazione ligure, con cui ha giocato fino a gennaio. E chi, se non lui, potrà fornire al tecnico Roberto Occhiuzzi quella dritta in più per inquadrare l’avversario dell’anticipo dell’8ª giornata di ritorno di Serie C. Perché per strappare punti alla terza della classe, imbattuta da sette gare, ci sarà da sudare e studiare parecchio, nella speranza che, pressata a dovere sui suoi punti deboli, possa commettere al “Nespoli” quell’errore di cui approfittare in una sfida che si preannuncia molto difficile.

Come le battistrada Reggiana e Cesena, l’Entella ha perso finora solo 4 partite – 2 in casa e 2 in trasferta – ma tutte nel girone di andata. Con 52 punti in classifica, a -6 dalla capolista Reggiana è ancora in corsa per la vittoria finale, e non vorrà certo rallentare a Olbia. Ma è altrettanto vero che l’Olbia ha fame di punti, quanto e forse più dell’Entella, e che dopo il successo di Fiorenzuola è determinata a concedere il bis per provare a tirarsi fuori prima possibile dalla zona retrocessione.

“L'Entella è una squadra forte guidata da un bravo allenatore: dovremo scendere in campo con lo spirito e il carattere emersi contro il Fiorenzuola”, detta intanto la linea Dessena. Che date anche le motivazioni che l’hanno spinto ad accettare la proposta dell’Olbia (“A Chiavari stavo bene, ma ero arrivato a un punto in cui non ero più messo nelle condizioni di sentirmi importante come giocatore, e in questo il direttore Tomaso Tatti ha saputo toccare le corde giuste”, ha svelato ieri) ci terrà particolarmente a fare bene sabato. E a decidere – chissà –, al suo debutto casalingo, davanti al suo nuovo pubblico, la gara, secondo la dura e spesso infallibile legge dell’ex.

 

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