Giocarsi le proprie carte al meglio era l’obiettivo di partenza. Dimostrare di poter dire la propria a livello nazionale una speranza diventata realtà: Maria Domenica Cossu è stata tra le protagoniste dei Tricolori giovanili attualmente in fase di svolgimento a Riccione in vasca corta. La nuotatrice dell’Acquasport, 14 anni, ha siglato il record sardo Ragazze sui 400 stile, cogliendo nella sua categoria tra le 2009 il settimo posto con il tempo di 4’24’’41, mentre sui 100 stile ha realizzato il suo personale in 58’’61, a poco meno di mezzo secondo dal podio, cogliendo sempre il settimo posto. Il tecnico Alessio Suergiu, 43 anni, sa bene che i margini di crescita sono ampi e, dalla piscina di via Rio Sa Murta ad Assemini teatro quotidiano di fatiche e test scrupolosi, nel fare il bilancio dell’esperienza affrontata analizza con minuzia i singoli dettagli delle gare disputate, in vista di una stagione in vasca lunga dove saranno proprio le piccolezze a fare la differenza.

Suergiu un nuovo record sardo di categoria sui 400 stile e un ulteriore salto di qualità.

«Oggettivamente ci aspettavamo questo record che già apparteneva a Maria Domenica. Si è migliorata di circa sei decimi, abbiamo lavorato molto bene durante gli allenamenti ed eravamo consapevoli di avere una preparazione molto solida alle spalle. Inoltre, Maria Domenica si è focalizzata su un aspetto centrale ovvero quello della tecnica: ha nuotato composta, allungando le braccia senza farsi deconcentrare dalla fatica».

Sui 100 stile è arrivato il personale in 58’’61, a pochissimo dal podio. Cosa è mancato per cogliere il bronzo?

«Probabilmente, un po’ di brillantezza in più nella terza vasca e una virata migliore avrebbero permesso a Maria Domenica di guadagnare centesimi preziosi ma siamo ugualmente soddisfatti. Tutto questo è un bagaglio di esperienza importantissimo per il futuro».

La Cossu ha disputato anche i 200 e i 50 stile.

«Sì, sui 200 stile ci aspettavamo qualcosa di più ma era la prima gara che ha affrontato quindi si è trovata a fare i conti con la tensione del dover rompere il ghiaccio. È comunque arrivata undicesima con il tempo di 2’06’’73, che rappresenta un piazzamento di tutto rispetto».

Della prestazione sui 50 stile siete soddisfatti?

«Assolutamente, soprattutto perché Maria Domenica è andata molto vicina al suo personale classificandosi quattordicesima in 27’’22. Ha nuotato in maniera regolare, i passaggi erano quelli che ci eravamo prefissati: è stata brava, i risultati ottenuti in questa rassegna tricolore ci danno molta morale per le prossime gare che disputeremo».

Con i Criteria si archivia la stagione in vasca corta. Un bilancio a riguardo?

«Indubbiamente positivo, soprattutto per un aspetto che va ben oltre i record di categoria, i titoli regionali e i piazzamenti di rilievo».

A cosa si riferisce?

«Al fatto che Maria Domenica da un anno all’altro sia cresciuta notevolmente. Questo è il focus da mettere in risalto: spesso, si bruciano le tappe pretendendo subito risultati rilevanti dai propri atleti. Questo è un grosso errore, quel che a noi interessa è che continui a progredire stagione dopo stagione sino ad esprimere al massimo il suo potenziale».

Cosa prevede adesso la vostra preparazione?

«Per prima cosa, due giorni di totale riposo: è importante recuperare le energie fisiche e mentali profuse in un appuntamento particolarmente sentito come quello dei Tricolori giovanili. Poi riprenderemo gradualmente gli allenamenti in vista delle prossime gare».

A proposito di gare, quando rivedremo Maria Domenica Cossu in vasca?

«A fine aprile con la prima prova tempi in vasca lunga. L'obiettivo, per questa seconda parte di stagione, è ottenere i minimi di partecipazione per i Tricolori estivi in vasca da 50».

Gareggerete anche nelle manifestazioni in acque libere?

«Maria Domenica ha già affrontato questa tipologia di gare e si è trovata a suo agio. Penso proprio di sì, le faremo per variare un po’ e per divertirci. Essendo ancora giovanissima, è fondamentale incentivare l’aspetto ludico senza essere ossessionati dai risultati. Per raggiungere traguardi ambiziosi ci vuole pazienza, serenità e umiltà: non dobbiamo dimenticarci di questi tre aspetti». 

© Riproduzione riservata