Sin dal primo metro ha dimostrato la caparbietà necessaria per lasciare il segno e, alla fine della sua prova, il cronometro ha dato un responso più che lusinghiero. Il giovane Andrea Pusceddu, 18 anni, ha siglato il 3 giugno il nuovo record sardo Cadetti in vasca lunga a Terramaini, a Pirri, sui 100 farfalla con il crono di 55’’53, andando a migliorare il precedente primato siglato da Lorenzo Murru il 5 agosto del 2014 a Roma di 55’’70.

Una prova di carattere, quella del portacolori della Promogest da cui emerge non solo una condizione solida ma, soprattutto, una crescita mentale in grado di consentirgli un approccio alla gara maturo e tenace, elementi fondamentali per ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama nazionale. «Questo record ci dà fiducia», commenta il tecnico Nicola Pau, 51 anni, per poi analizzare nel dettaglio la prova del suo allievo e soffermarsi sul futuro.

Pau, un nuovo record di categoria per Pusceddu in una fase ancora di carico della stagione.

«Esattamente, il nostro obiettivo saranno i Tricolori estivi di categoria in vasca lunga di Roma ad agosto quindi queste gare sono di passaggio. Nonostante ciò, Andrea stava molto bene e già nel riscaldamento mi sono accorto che aveva uno stato di forma molto buono che poi gli ha consentito di rendere in maniera efficiente».

Che gara è stata la sua?

«Una gara molto decisa, a metà gara è transitato in 25’’70 però, rispetto al passato, ha concluso in spinta anche la seconda parte senza accusare negli ultimi 15 metri la fatica. Questo è un elemento molto significativo che fa ben sperare».

Avete introdotto dei cambiamenti?

«Certo, soprattutto perché il finale è una parte fondamentale dove si fa la differenza. Abbiamo aumentato i chilometri, fattore essenziale soprattutto in una fase come questa, dove è importante lavorare bene in vista dei grandi appuntamenti».

Pusceddu è maggiormente focalizzato sui 100 o sui 200 farfalla?

«È ancora presto per specializzarsi in una singola distanza, essendo ancora molto giovane è bene che si concentri su entrambe, anche perché gli allenamenti per queste due prove si completano perfettamente, quindi è possibile trarre benefici da tutti e due i contesti affrontati».

Quali sono gli aspetti su cui lavorerete maggiormente in ottica futura?

«Sicuramente la subacquea, dove Andrea può migliorare parecchio e poi, altro aspetto molto rilevante, stiamo lavorando per avere una gestione di gara ottimale nei contesti di alto livello come i campionati italiani. In quei casi, come è noto, la tensione si fa sentire maggiormente e l’aspetto emotivo ricopre un ruolo centrale: quindi, è fondamentale imparare a sapersi gestire in modo tale da rendere al meglio delle proprie potenzialità».

Quando rivedremo Pusceddu in vasca?

«A giugno farà sicuramente i campionati sardi Assoluti mentre a fine luglio i campionati sardi di categoria. L’obiettivo principale della stagione saranno nella prima settimana di agosto i campionati italiani di categoria a Roma in vasca da 50 metri, dove cercheremo di dire la nostra».

Lei segue Andrea Pusceddu da tre anni: in cosa l’ha visto crescere maggiormente?

«La crescita di Andrea è graduale e, soprattutto, va di pari passo sia dal punto di vista tecnico che mentale. È un ragazzo che lavora tanto e non teme i sacrifici, inoltre sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi. I suoi margini di miglioramento sono notevoli, è importante che prosegua ad allenarsi con serenità proprio come sta facendo ora, con la consapevolezza che l’impegno profuso darà a tempo debito i risultati che vale».

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