Gli sterrati sardi, da giorni teatro di studi e prove, su tutti l’atteso Monday Test del lunedì pre-gara e le ricognizioni di oggi e domani, tra qualche ora finiranno sotto i riflettori e rimbalzeranno sugli schermi di tutte le tv del mondo, poiché da giovedì a domenica ospiteranno la 20ª edizione del Rally Italia Sardegna, sesto round del del Campionato del Mondo Wrc organizzato dall'Automobile Club d'Italia col supporto della Regione Sardegna.

I concorrenti. Al via 74 equipaggi provenienti da 27 nazioni diverse. Nel Wrc, le 9 Rally1 ibride dei piloti ufficiali Hyundai (Neuville, Sordo e Lappi), Toyota (Ogier, Rovanperä, Evans e Katsuta) e Ford (Tänak e Loubet). Nel Wrc2, 39 equipaggi, tra cui spiccano i piloti stranieri Greensmith, Solberg, Mikkelsen, Pajari, Gryzin e Prokop, alla 18ª partecipazione, l’italiano Mieli, i sardi Giuseppe Dettori e Carlo Pisano (Skoda Fabia), Nicola Tali-Massimiliano Frau, Francesco Tali-Chiara Corso (Ford Fiesta Rally2), il lombardo Pablo Biolghini con Stefano Pudda (Skoda Fabia). Nel Wrc3 tre equipaggi più altri sei in gara anche nel Mondiale Junior. Tra i sardi spicca Francesco Marrone, recordman sempre presente al Ris, che correrà su Peugeot 208 T16 in coppia con Francesco Fresu. Al via anche Stefano Marrone, navigato da Claudio Mele, in gara su Peugeot 208 Rally4 come Davide Bianco-Luigi Pittalis, Michele Liceri-Salvatore Mendola, Fabrizio Schirru-Fabio Salis. Presenti anche i navigatori nuoresi Veronica e Paolo Cottu: la prima, unica dama sarda, sarà alle note di Gianluca Mara su Peugeot 208, il padre, Paolo, con Giuseppe Pozzo su Skoda Fabia Evo.

Il percorso. Previsti 1170 km totali e 322,75 cronometrati, per un totale di 19 speciali. È stato disegnato come di consueto dal grande Tiziano Siviero, che miscelando l’esperienza da navigatore due volte campione del mondo a quella di superlativo ideatore di avvincenti prove, ha curato ogni dettaglio per offrire ai concorrenti un tracciato impegnativo e spettacolare.

Inizio previsto giovedì con lo shakedown di Loiri Porto San Paolo (2,87 km, ore 9.05), seguito dalla prova spettacolo di apertura Olbia-Cabu Abbas (3,23 km, ore 18.05). Venerdì ben 138 km crono, con tre speciali da ripetere due volte: quella Tantariles che fu prima speciale nel lontano 2004 (10,71 km, 8.40 e 14.32), una Terranova impreziosita dalla  discesa Kitzbühel (8,41 km, 9.31 e 15.23) e una lunghissima Monte Lerno-Sa Conchedda (49,9 km, 10.21 e 16.13), col celeberrimo salto a metà prova e finale nell’Arena di Alà, da cui sarà possibile vedere gli ultimi due chilometri di prova speciale. Sabato altra giornata intensa. Previste le due tornate su Coiluna-Loelle (16,28 km, 8.05 e 15.05), Su Filigosu (19,57 km, ore 9.03 e 16.03), Erula-Tula (21,92 km, 10.08 e 17.30) e Tempio Pausania (9,96 km, 11.22 e 18.44). Per la domenica, il collaudato finale del 2021, con Arzachena-Bianiatogghiu (15,22 km, 7.05 e 10.09) e Sardegna (7,79 km, 8.05 e 12.15), valida come powerstage nella seconda tornata.

Alle 15 di domenica, nella nuova location di piazza Crispi, il podio è la cerimonia di premiazione. E, stavolta, non ci sarà il tuffo finale.

 

 

 

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