Se è vero che il credo dell’Olbia di Max Canzi, “una partita alla volta”, è sempre valido, il rush finale della stagione regolare è una serie di scontri diretti che merita una riflessione.

Tra il Pescara quinto della classe, avversario sabato al “Nespoli” per la 31ª giornata di Serie C, e il fanalino di coda Grosseto, con cui i bianchi chiuderanno il campionato in casa il 23 aprile, si stagliano sei avversari concentrati in 9 punti, tra i 39 del Pontedera, ottavo in classifica, e i 30 della Fermana, sedicesima e, dunque, invischiata al momento nella lotta salvezza. Sfide che potrebbero proiettare i galluresi, tredicesimi con 35 punti, nell’Olimpo del girone B, o, al contrario, condannarli al ruolo di comprimari alla fine di un torneo il cui obiettivo dichiarato era la zona promozione.

Quota salvezza. Posto che c’è da raggiungere innanzitutto la quota salvezza, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 42 punti, non si può ignorare un calendario che, dopo il match col Pescara, offre gli scontri playoff con la Carrarese, martedì in trasferta, con i marmiferi a +3 in classifica nella Top Ten che vale gli spareggi, e il pari punti Siena a Olbia il 19 marzo.

Secondo match interno di fila il 27 marzo col Teramo (-2) e, a seguire, il Pontedera (+4) fuori, la Vis Pesaro (+3) in casa e la gara esterna con la Fermana (-3) prima dell’ultimo atto col Grosseto.

Dopo l’exploit di Modena nulla è precluso all’Olbia, che è padrona del suo destino e può centrare quest’anno l’obiettivo fallito l’anno scorso al fotofinish.

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