Per la prima volta dopo 4 mesi l’Olbia non è riuscita a segnare neppure un gol: è accaduto domenica a Cesena, ed era dal 10 dicembre e dallo 0-0 sul campo della capolista Reggiana che non succedeva.

Poi, la squadra di Roberto Occhiuzzi è sempre andata a bersaglio, ciò che le ha permesso di risalire la classifica e portarsi fuori dalla zona retrocessione. Fino allo 0-1 dell’ultimo turno, nel quale i bianchi hanno confezionato mezza palla gol, capitata sulla testa di Corti nel primo tempo. Certo, l’avversario era bello ostico, come conferma il passivo di reti – 22 in 34 giornate – dei romagnoli, terzi in classifica, ma forse, in termini di occasioni, era possibile fare di più.

Un argomento che tiene banco, insieme a quello dell’errore che ha propiziato il gol di Chiarello che ha deciso la sfida del “Manuzzi”, nella settimana che porta allo scontro diretto con l’Alessandria, attesa sabato al “Nespoli”. A 4 giornate dalla fine del campionato di Serie C l’Olbia ha 35 punti in classifica, ed è a +2 sui playout e a +3 sui piemontesi, così la prossima gara potrebbe essere cruciale per la stagione.

Un appuntamento in cui Occhiuzzi ritroverà Dessena, assente a Cesena per squalifica, e Nanni e Fabbri, indisponibili con i romagnoli perché impegnati con la Nazionale di San Marino. Ma dovrà fare i conti con nuove assenze. Quelle di La Rosa e Contini, usciti anzitempo al “Manuzzi” per infortunio: il primo per un problema muscolare e il secondo per la lussazione della clavicola sinistra. Infine, l’iniziativa benefica con la creazione di maglie da gara in edizione limitata che i galluresi indosseranno il 6 aprile in casa della Recanatese e che verranno poi vendute per raccogliere fondi a favore del reparto pediatrico dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

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