Lavorare sodo, consapevoli che solo il massimo impegno può garantire passi in avanti importanti. Lavorare sodo per migliorarsi e, di volta in volta, superare i propri limiti e proiettarsi verso nuovi obiettivi. Obiettivi verso cui guarda Gianmatteo De Furia, uno degli sprinter più forti del panorama sardo.

L’Atletica per caso. La sua è una storia cominciata, quasi, per caso e che – a distanza di due anni dal suo esordio nel mondo dell’atletica leggera – lo ha portato a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama isolano.

De Furia, 26 anni portacolori del Cagliari Marathon Club, ha iniziato a correre nel 2020, poco prima dello scoppio della emergenza pandemica. “Arrivò da me per preparare i concorsi di ammissione alle forze armate, in precedenza giocava a calcio’’, racconta il tecnico Andrea Cabboi, “da quel momento si è subito trovato bene con il gruppo di allenamento e si è appassionato giorno dopo giorno alla disciplina decidendo di dedicarsi con impegno al settore della velocità’’.

Gli esordi. La prima gara sui 60 il 19 gennaio 2020 con il tempo di 7’’70, crono che a distanza di due anni ha abbassato a 7’’06 realizzando una delle migliori prestazioni sarde stagionali nella specialità. Il primo 100 disputato, invece, risale all’estate sempre di due anni fa in cui fece registrare 11’’75, personale adesso portato a 10’’91 esattamente il 29 maggio dello scorso anno. La distanza, però, prediletta da De Furia sono i 200 in cui, nel 2021, ha colto il tempo di 22’’16, dimostrando ampi margini di crescita e un motore notevole testimoniato da un lanciato considerevole che rappresenta la sua caratteristica principale. Non solo indoor, 100 e 200: l’allievo di Cabboi, infatti, vanta anche un bel 36’’07 sui 300 e un egregio 51’’56 sui 400 ottenuti l’anno scorso. Il 2022, che si appresta ad entrare nel vivo, ha già fatto registrare buone prestazioni con la vittoria sui 100 – domenica scorsa – al ‘’Santoru’’ di Cagliari in 10’’93 ai campionati di società, nonostante un forte vento contrario.

Il futuro. “Con Gianmatteo abbiamo fatto un lavoro molto importante, partendo da zero e costruendo nel dettaglio tecnica e forza su cui continuiamo a focalizzarci, soffermandoci anche sulla partenza dei blocchi affinché riesca a essere incisivo anche nelle fasi iniziali di gara’’, conclude Cabboi. “Esprime un’ottima potenza lattacida, la gara in cui rende meglio sono i 200 ma lo vedo bene anche sui 400. Può regalarsi belle soddisfazioni e ritagliarsi il suo spazio tra gli sprinter isolani più bravi’’.

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