Non è una novità, purtroppo la ricerca di un nuovo pivot a stagione iniziata. Dopo il divorzio da Chinanu Onuaku la società sassarese cerca un sostituto che garantisca maggiore affidabilità e soprattutto migliore chimica coi compagni di squadra.

Solo sei volte in tredici stagioni la Dinamo ha azzeccato il nuovo centro titolare al primo colpo. E' accaudo nell'anno da matricola (gestione famiglia Mele) con Othello Hunter, che è anche il giovane che ha fatto la miglior carriera in Europa. Tutti si ricordano anche di Shane Lawal per il triplete, di Jack Cooley (Europe Cup e finale scudetto) e Miro Bilan (Supercoppa Italiana).

Magari in pochi rammentano che a disputare tutta la stagione sono stati anche Jarvis Varnado (9,7 punti e 5 rimbalzi) che nel 2015/16 finì per giocare appena 18 minuti di media lasciano spazio ad Alexander e più tardi anche al rientrante Kadji. Poche tracce nella memoria dei tifosi anche per Shawn Jones, che invece nel 2017/18 chiuse a 10,4 punti e 7 rimbalzi nell'unico campionato senza playoff scudetto.

Solo una volta il Banco di Sardegna ha migliorato cambiando in corsa con un giocatore nuovo: nel 2011/12, primo anno da gm di Pasquini, quando pescò dalla A2 (Forlì) il filiforme Easley, che aveva un quinto del fisico e del talento di Onuaku o Varnado, eppure il suo agonismo e il suo sorriso aiutarono una squadra che aveva iniziato male con Kito Benson e Steven Hunter. Tanto che Easley fu confermato l'anno seguente.

Nella stagione passata invece la Dinamo è andata sul sicuro richiamando Miro Bilan al posto del deludente Mekowulu. E il rendimento della squadra, già in crescita con l'arrivo di coach Bucchi e del play Robinson, è aumentato ulteriormente sino a conquistare le semifinali scudetto.

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