Fabio Aralossi è il personaggio del momento del torneo di Promozione regionale. Play-guardia in forza alla Sulcis Spes, classe ’94, è arrivato in Sardegna nel 2014 e non l’ha più lasciata.

Primato... La Sulcis Spes guida il girone Sud, con buon margine sul gruppo di seconde. “Sono molto soddisfatto - commenta Aralossi - e a inizio anno mai mi sarei aspettato di essere in cima alla classifica. I risultati ottenuti sono al di sopra delle aspettative perché siamo una squadra giovane, molti alla loro prima esperienza in prima squadra e ognuno dà il proprio contributo con massimo impegno. Sapevo che avrei avuto un sacco di responsabilità essendo uno dei pochi senior in squadra, assieme ai miei compagni fedeli Stefano Massidda e Camillo Cuccu”.

…. E non solo. Aralossi sta lasciando il segno: lo scorso weekend sono arrivati i 1000 punti segnati in maglia Sulcis Spes e, in questa stagione è anche in vetta della classifica marcatori del torneo con oltre 20 punti di media a partita. “So di essere il capocannoniere del campionato – prosegue - non ci do molto peso, anche se fa piacere. Non dev’essere motivo di distrazione, io cerco di essere sempre nella mia versione migliore come aiuto per i miei compagni e raggiungere l’obiettivo finale. Prima di tutto conta la crescita dei ragazzi, c’è ancora tanta strada da fare ma è altrettanto chiaro che, a questo punto, la voglia è quella di chiudere la stagione al meglio”.

Gli inizi. I primi anni a Gravellona Toce, suo paese natale, seguito dal suo allenatore, Marco Aragno, e dal presidente, Mauro Frascarolo; poi l’esperienza a Omegna in DNA. Ha calcato il parquet al fianco di giocatori del calibro di Bertolazzi, Picazio, Farioli, Villani, Tourè, James (ora a Monaco in Eurolega) e Giampaolo Di Lorenzo come coach. “Mi reputo fortunato - commenta - ad essermi allenato con gente di quel calibro. Anni di grande crescita anche se con pochi minuti giocati. Qualche soddisfazione e canestrino in diverse apparizioni l’ho fatto e per me sono stati piccoli sogni avverati che porterò sempre con me”.

Lo sbarco in Sardegna. Vince il torneo di C regionale laziale con la maglia del Sora nel 2014 prima di arrivare in terra sarda. “Sono finito nel Calasetta di serie C – conferma Aralossi - all’epoca allenato da Andrea Masini, per poi passare dopo qualche anno al Sant’Antioco di coach Paolo Massidda, con la quale si è stretto un legame incredibile anche fuori dal campo. Una persona eccezionale come tutta la sua famiglia”. Un amore a prima vista. “Ho deciso di rimanere in Sardegna – conclude - perché sto bene e proprio per i tipi di legami che ho costruito negli anni. Ormai sono sardo d’adozione”.

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