Un inizio promettente, la crisi e poi il finale orgoglioso che ha consentito al Latte Dolce di restare in serie D senza passare attraverso i playout. Il presidente Roberto Fresu commenta così il campionato: “Quella appena terminata è stata una stagione dai due volti: fino alla partita contro il Terracina eravamo nella parte sinistra della classifica, ma poi  abbiamo inanellato una serie di risultati negativi che ci hanno portato nella zona che scotta".

Un cambio di allenatore inevitabile? 

Mister Setti, scelto da noi in estate e proveniente dal nostro Settore Giovanile, ha portato e messo in campo le sue idee di calcio ed infatti la prima parte di stagione ha confermato ciò. Nella parte centrale del campionato qualcosa si è inceppato e pronanilmente ha pesato la sua inesperienza, portandoci a fare quel cambio doloroso ma doveroso".

Cosa ha prodotto l'arrivo del tecnico Fini?
"Ha riportato serenità e tranquillità, elementi che sono serviti ai ragazzi per far sì che ritrovassero la giusta consapevolezza utile per conquistare la salvezza diretta. I ragazzi nelle ultime partite hanno dato certamente qualcosa in più, questo è stato molto importante, perché i playout, in gara secca, sono imprevedibili".

Aspetto negativo: appena 7 punti in trasferta, solo 3 pareggi fuori dall'isola.

"Guardando i dati, sicuramente avremmo dovuto fare qualcosa di più in trasferta, perché quest’anno a differenza della scorsa stagione abbiamo ottenuto di più in casa, ma meno lontano da Sassari. Abbiamo subito tanti gol su palle inattive pagando diversi cali di attenzione. Se sono stati subiti così tanti gol, forse bisognava sicuramente fare qualcosa di diverso sotto questo punto di vista. In compenso avevamo un buon attacco".

Aspetto positivo, di nuovo più spazio ai giovani.

“Non dimentichiamo che il nostro scopo è quello di lanciare i giovani: già in questa stagione abbiamo abbassato l’età media della squadra, perché anche grazie alla collaborazione con la Torres lo scopo è quello di far maturare i migliori talenti per poi dar loro la possibilità di emergere nel professionismo. Sapevamo che si correvano dei rischi con l’innesto di giovani debuttanti, ma questo progetto ha necessità di tempo e certamente una sola stagione non è sufficiente per raccogliere i frutti. A partire dalle prossime settimane verranno fatti i vari ragionamenti sugli innesti da fare per la prossima stagione, dal prossimo anno sarà obbligatorio l’utilizzo di un 2007, oltre che di un 2006 e un 2005, ma abbiamo già alcuni ragazzi molto interessanti in rosa".

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