Si è conclusa l’avventura del Nurri nel girone C della Prima categoria. La comunicazione del ritiro, sottoscritta dal Legale rappresentante della società, è del 5 dicembre.
«I motivi che hanno portato a questa decisione sono prevalentemente organizzativi», ha commentato Roberto Mulas, presidente del Nurri. «Faccio parte di questa società dal 2011 e inizialmente eravamo un gruppo numeroso. Con il passare del tempo siamo diminuiti ed è diventato sempre più difficile rispettare gli impegni, soprattutto quando abbiamo ripreso a giocare dopo lo stop causato dal Covid».
La decisione, specifica il presidente, non è stata presa a cuor leggero: «Abbiamo fatto il possibile per arrivare fino a qui. Il lavoro è stato uno dei motivi determinanti, in quanto molti di noi non sono disponibili il sabato e la domenica. Ritirandoci a dicembre abbiamo fatto sì che i giocatori fossero liberi di proseguire in altre squadre».
Ci sono possibilità, per la squadra del Sarcidano, di iscriversi nuovamente in futuro a un campionato regionale? «Al momento non vediamo questa prospettiva», commenta ancora Mulas, «per lo meno non con questa società. La speranza è che se ne formi una nuova che punti soprattutto sul settore giovanile: senza i giovani non può esserci crescita calcistica in questo paese».
Enorme dispiacere anche da parte dei giocatori del Nurri: «Sappiamo tutti i sacrifici che sono stati fatti in questi anni, sia dai dirigenti che da noi giocatori», commenta Daniele Murgia, capitano della squadra, «e nessuno di noi si sarebbe aspettato questo finale».

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