Prende forma la serie A di baseball 2023, massimo campionato italiano che il Cagliari si appresta a disputare per il terzo anno consecutivo. Nel 2021, stagione d’esordio, la squadra di Walter Angioi aveva chiuso addirittura tra le prime otto, partecipando alla Poule Scudetto. Lo scorso anno, dopo un periodo di assestamento, i cagliaritani si sono invece ritagliati un ruolo da protagonisti nella Poule Salvezza, chiusa in testa al girone con 18 vittorie in 20 partite, valse il vantaggio di essere testa di serie nel Campionato 2023 e la qualificazione alla Coppa Italia, in cui sono stati poi eliminati in semifinale dal Crocetta.

Il campionato. La Serie A, a 30 squadre dopo le defezioni di Dragons Castelfranco e Academy of Nettuno, ripartirà il prossimo 15 aprile con la prima fase a gironi (5 gruppi di 6 squadre, si concluderà il 13 maggio) con doppio incontro di sola andata, e il Cagliari, inserito nel girone E, debutterà a Brescia. Le altre avversarie del girone saranno Modena, Settimo, Torino e Senago. Le prime due dei 5 gironi accederanno alla Poule Scudetto, le altre alla Poule Salvezza. I team che lotteranno per lo scudetto verranno divisi in due gironi e giocheranno giornate di andata e ritorno che prevederanno tre incontri ciascuna. Poi, le prime quattro di ogni gruppo accederanno ai playoff. Previsti i quarti (15 agosto) al meglio delle cinque partite e semifinali (24 agosto-3 settembre) e finali (6-15 settembre) al meglio delle sette.

Nella Poule Retrocessione, saranno invece formati 4 gironi da 5 squadre, che giocheranno andata e ritorno più intergirone di sola andata, al termine dei quali retrocederà l’ultima di ciascun gruppo.

Il problema campo. A Cagliari non c’è un campo da baseball, per questo la squadra del presidente Aldo Pisano disputa da tempo immemore le gare casalinghe a Iglesias. In tutta la Sardegna non c’è un diamante dotato di illuminazione, a parte il campo da softball del Nuoro, che però ha dimensioni diverse da quelle del baseball e per ovvie ragioni non è impiegabile. Di conseguenza, per il Cagliari è possibile giocare a Iglesias solo quando il regolamento federale non prevede l’illuminazione obbligatoria per disputare le gare in notturna. Per questo, in quel caso, i rossoblù sono costretti a disputare tutti i match nella Penisola. Benché coi fondi del Pnnr il Comune di Iglesias è pronto a realizzare, tra gli altri lavori di riqualificazione e ammodernamento dell’impianto di via Cavalier San Filippo, anche l’illuminazione del diamante, è chiaro e intuibile che le luci al Comunale non si accenderanno entro l’estate. Per questo il Cagliari, dopo aver giocato la fase iniziale regolarmente, quindi anche in casa, se dovesse accedere alla Poule Scudetto sarà costretto a giocare tutti gli incontri della fase clou del torneo sempre in trasferta. Una difficoltà ulteriore, in termini di fatica (trasferte), costi e non ultimo il fattore campo, con annesso supporto del pubblico di casa, che costringerebbe la portacolori sarda a fare ancora i conti con un ostacolo extra rispetto a tutte le altre attrezzate e ben organizzate contendenti. In attesa che a Cagliari qualcosa si sblocchi e con la speranza che una squadra, che da anni rappresenta con onore la città, abbia finalmente una casa. 

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