I Leoni dell’Ilva riprendono a ruggire
Il tecnico Acciaro: “Siamo in alto e sognare non è proibito”
Sandro Acciaro, 61 anni, tecnico dell'Ilva (foto concessa da Argentino Tellini)
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Tornano prepotentemente a ruggire i Leoni della Maddalena, ovvero sia gli alfieri della gloriosa Ilva, in questo momento, assieme al Taloro Gavoi, l'alternativa allo strapotere della Ferrini nel campionato di Eccellenza. Domenica scorsa, proprio contro i cagliaritani, una prestigiosa vittoria in trasferta 2-0. E secondo posto in classifica. Un'altra soddisfazione per il nocchiero della squadra Sandro Acciaro, 61 anni ed ennesima stagione alla guida della squadra.
Dove può arrivare quest'Ilva?
"Siamo in alto e vogliamo rimanerci. E magari anche sognare, che non è proibito. Nel frattempo abbiamo raggiunto il primo obbiettivo, che era una salvezza tranquilla. Eppure l'inizio non è stato facile. Certo. Qualche problema societario poi risolto. Sette giocatori nuovi ed è stata una conseguenza logica avere diversi problemi ad inizio campionato. Ora l'arrivo del centrocampista Salvatore Gallo ha dato maggior peso a centrocampo, in avanti poi c'è Blas Tapparello. Gallo e Tapparello sono due giocatori importanti che stanno facendo molto bene. Ma è l'intera rosa che sta dando una grande prova di compattezza. Vorrei anche sottolineare la crescita dei nostri giovani, quasi tutti locali, segno che il nostro settore giovanile continua a essere florido”.
E poi c'è la "garra", che caratterizza da sempre la squadra.
"Quella è nel nostro dna, non saremo l'Ilva. Ce la trasmette sia la società, che non ci fa mancare nulla, ma anche tutto l'ambiente, forgiato da oltre un secolo di glorioso calcio. Inoltre abbiamo ultrà splendidi che ci fanno sentire il loro calore anche in trasferta.
Chi vincerà il campionato?
"La Ferrini è sempre la favorita con 6 punti di vantaggio. Ma nel girone di ritorno potrebbero esserci sorprese”.