A San Teodoro soffia il vento dell’inclusività grazie alla Kite Gym, la società sportiva dilettantistica che da anni è attiva nel centro costiero con la pratica e la promozione del kite surf. Questa mattina l’istruttore Fiv ed educatore sportivo, Fabio Tiboni, ha invitato gli associati della Speedy Sport di Dorgali, e i loro accompagnatori, per una lezione teorico pratica di questa affascinate disciplina velica, dove gli atleti sfrecciano sul pelo dell’acqua trainati da un aquilone. A cimentarsi con tavola e vele sono state una quindicina di persone con disabilità mentale iscritte all’associazione dorgalese, da anni impegnata in prima linea in diversi progetti che coniugano sport e disabilità. Un’esperienza pilota per progetti futuri sulla spiaggia La Cinta che, nella sua suggestiva veste autunnale, questa mattina ha regalato una bella giornata all’insegna dell’inclusività, in cui il kitesurf ha aperto le porte ad un nuovo percorso sportivo ed esperienziale.

«Il kite non è né uno sport estremo né tanto meno stagionale – afferma l’istruttore Fabio Tiboni – e come in questo caso lo si può vivere come una sorta di ponte inclusivo ed estenderlo a 360 gradi davvero per tutti». Dopo una breve presentazione teorica sulle possibilità che questa disciplina offre anche alle persone con gravi disabilità fisiche, la lezione si è spostata a riva per toccare con mano gli strumenti del mestiere. La quasi totale assenza di vento non ha permesso di far volare le vele ma i più curiosi del gruppo hanno comunque fatto alcune delle prove a terra che sono propedeutiche per un eventuale futuro ingresso in acqua. Marina Bacchitta, Riccardo Puggioni e Eliano Cucca hanno provato con entusiasmo a stare in equilibrio sulla tavola indossando il trapezio a cui, durante la pratica in mare, si aggancia la vela, dispensando sorrisi e battute ai compagni.

«Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito della società Kite Gym di San Teodoro – commenta Rossella Monni, membro del Direttivo e Segreteria della Speedy Sport -  questi progetti per noi sono importantissimi perché hanno come fine il concetto su cui si fonda la nostra associazione, ovvero abbattere tutte le barriere in modo che tutti, grazie allo sport, abbiano la possibilità di approcciarsi alla diversità come ad una condizione di normalità».

L’evento è stato organizzato con il patrocinio gratuito dell’assessorato allo Sport del Comune di San Teodoro e prevede un secondo stage in primavera per portare in acqua anche aspiranti surfisti con disabilità fisiche.  

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